Avrei dovuto scriverti venerdì, ma credimi, non avevo neppure la forza di tenere in mano le mie dita, quasi mi sono messo a piangere per la strada a vedere Tiziana in vespa con dietro un grassone, non tanto per il grassone ma per lo stridere del parafango che sotto il peso della bestia si era abbassato fino a raschiare l’asfalto della strada… scherzi a parte il dramma è stato rivederla, ancora una volta i detti popolari ci azzeccano in pieno: occhio che non vede cuore che non duole. In radio sono riuscito ad alienarmi e sabato mi sono perso. E’ strano ma tutte le volte che supero il limite da me giudicato tollerabile di angoscia e malinconia, improvvisamente sopraggiunge una tranquillità anomala. Questa sera sposterei una montagna e per il futuro ho tanti bei progetti… beh, buonanotte!
“Maledetto il giorno in cui gli dei strapparono al sole un barlume di luce per donarlo a noi, la luce della ragione”