4 – Le soluzioni primitive: Deba/Markina

25 Ottobre 2012
4 minuti di lettura

QUINTO GIORNO
Le soluzioni primitive
5 Settembre 2012
Deba – Markina / 25,1 Km

Anche questa pagina della moleskine è bianca anzi, per l’esattezza c’è solo un appunto: 5 Settembre 2012, Deba/Markina, Le soluzioni primitive.

Montando il video e cercando di dare un senso a tutti i voli pindarici che mentalmente ho sostenuto lungo questa tappa, col senno di poi mi sono accorto di una cosa: è questo il momento in cui il Cammino ha iniziato ad entrare nelle profondità del mio animo, e lo ha fatto insinuandosi come un raggio di sole attraverso una crepa sul muro che risveglia un vagabondo dal suo sonno alcolico.

E’ difficile spiegare certe sensazioni, ci si può provare adoperandosi con parole che si credono adeguate e sforzandosi di essere semplici, ma qui non si parla di razionalità né di semplicità, si tratta di spiegare una sensazione fisica: è come svegliarsi da un sogno e sentire il vero profumo del mondo, ma non di botto, gradualmente, senza che ancora vi sia piena consapevolezza di quello che accade, come quando la mattina ci stropicciamo un pò gli occhi persi in quel limbo tra il sonno e la veglia.

Guardandomi nel video mi accorgo di come i miei occhi fossero già diversi, ricordo la voglia di suonare l’ukulele senza più timidezza, di farlo sulla Via senza preoccuparmi di stonare o di sbagliare qualche accordo, senza stare troppo a pensare alle cose che dovevo fare o che gli altri si aspettavano che facessi, vivendo in semplicità ciò che desideravo e nient’altro.

Nell’inconsapevole condizione di euforia da bambino che ha aperto il suo uovo e ci ha trovato dentro una bella sorpresa, mi scoprivo investito da suggestioni veloci come treni. Mi riusciva naturale trasformare ogni immagine in qualcos’altro: la farfalla su di un fiore, il profumo degli alberi di eucalipto, il silenzio innaturale del bosco… tutto diventava spunto di riflessione. I giorni precedenti qualcosa veniva fuori ma… il processo era diverso, per amor di cronaca cercavo di sforzarmi a trovare un significato alle cose e talvolta ha funzionato, come nel caso della cabra negra, altre volte invece sono state solo speculazioni che a rivederle mi hanno persino annoiato.

Incalzato dalle problematiche dei giorni precedenti: vestiti che non asciugavano, mancanza di un cambio, piedi doloranti e via discorrendo, la prima suggestione che mi ha colto su questa tappa ha riguardato i “Problemi Primitivi“: se hai sete o fame, se ti fanno male i piedi piuttosto che la schiena, sei portato istintivamente a trovare una soluzione che sia efficace e veloce, condizioni esistenziali che ti costringono ad un riscontro immediato. Al contrario ciò che potremmo definire come problema moderno è quello con riscontri magici, è il trionfo della cabra negra, è chiederti perché ogni giorno ti ritrovi a spaccarti lo stomaco con cocktail e tartine/pizzette vecchie di 3 giorni mentre sorseggi il tuo terzo negroni con in mano la trentesima sigaretta della giornata, senza smettere di domandarti nevroticamente e con apprensione se ciò che stai facendo della tua vita è giusto, incapace di far deragliare quel treno che ti fischia sempre nelle orecchie che sei troppo cresciuto per i sogni, che oramai hai smesso di imparare.

Un problema moderno sulla Via è spunto di grandi risate. Appena me ne accorgevo mi bastava pensare alla cabra negra e ridevo di tutto gusto :)

Sul Cammino ho sperimentato la tendenza a trattare ogni problema come primitivo e di conseguenza a trovarne risoluzioni primitive. Cerco di spiegarmi meglio: sulla Via se ti viene una paranoia su qualcosa è facile pensare alla soluzione, almeno per quel che mi riguarda. Riguardo i problemi pratici: acqua, cibo, scarpe… la soluzione è lì, soddisfi il tuo bisogno in maniera semplice: se non sopporti le scarpe da trekking giri coi sandali fin quando non sopporterai i sandali e così via. I problemi della cabra negra sono ancora più semplici, se ti viene una paranoia su quello che potrebbe accadere, sulle cose che potresti non arrivare a fare, è lo stesso movimento che ti libera del problema: andare e solo andare, per essere sempre e solo ORA, ho scritto in una canzone sulla Via… e poi mi bastava citare la cabra negra, mi spaccavo dalle risate e subito il problema diventava stupido.

Se dovessi riassumere il concetto in poche parole, il problema primitivo scatena un processo che ti porta alla soluzione in tempi brevissimi senza il tempo di aggrovigliarti nella metafisica dei “se” e dei “lo farò”.

Oggi che sono rientrato nel quotidiano cerco di pensare a come sulla Via riuscissi a trovare soluzioni primitive anche a problemi moderni. Qui è più difficile farlo, qui non vai o meglio il tuo andare non è come quell’andare, dovrebbe esserlo ma non lo sarà mai. Se penso a come trovare una soluzione primitiva al problema della quotidianità l’unica che mi viene in mente è “accettarla”, perché di certo non puoi cambiare il fatto che non sei un nomade e quindi accettandola puoi trovare il tempo per renderla più colorata: farti una passeggiata a piedi ad Ibla per respirare un pò di aria pulita anziché startene a casa a ciondolare davanti alle icone del computer; passare un fine settimana tra amici in un bosco dentro un rifugio a suonare, cantare, ridere e godere di tutto quello la natura ed il mondo hanno da offrirti, anziché spaccarti lo stomaco con pizze ed aperitivi nella convinzione che sia un buon modo per incontrare ed incontrarsi.

Se c’è una cosa che la Via mi ha insegnato in questa particolare giornata è che non sono vecchio perché sono ancora in grado di imparare, e se imparo significa che nonostante l’età cresco ancora :) e che ho ancora tante, troppe fortune per preoccuparmi dei lamenti della cabra negra.

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Musiche nel video:
Franco Battiato – Era d’estate
https://ilmondodiart.com/wp-content/uploads/2012/10/02-Era-Destate.mp3

 

Francesco Guccini – Cirano
https://ilmondodiart.com/wp-content/uploads/2012/10/07-Cirano.mp3

Angelo Branduardi – La pulce d’acqua
https://ilmondodiart.com/wp-content/uploads/2012/10/49-La-pulce-dacqua-live.mp3

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

10 Comments

  1. ciao manjuliette… ti ringrazio per l’affetto. Il cammino è stata una delle esperienze più forti della mia vita, poterla condividere e soprattutto essere d’ispirazione a chi sente il richiamo della Via è già di per sè grande motivo d’orgoglio quindi, grazie a te e… non pensarci troppo… se lo vuoi fare vai!! La Via si prenderà cura di te.
    Un abbraccio

  2. La scelta di Battiato la approvo in pieno. Sto guardando tutti i video, perché vorrei fare il cammino, e insomma ti ringrazio per aver condiviso il tuo cammino con tutti noi. Molto carino il tuo modo di tenere questo video-diario e tu sei super simpatico.

  3. Per fortuna ho una videocamera dotata dell’oramai obsoleto sistema delle cassettine… certo, a metà cammino ne ho spedite già 15 al fermo posta di Santiago e sono tornato a casa con 23 cassette :)

  4. grazie mi hai tirato su con il tuo video… inoltre canzoni stupende.. anzi ti cito “Quando capisci di aver fatto un errore, significa che hai speranza per il futuro e significa anche che stai crescendo ancora.. piuttosto di pensare di essere diventato vecchio e non cambiare più..” ;-)

  5. Ancora non lo sapevo e dal video non si evince, ma c’è un momento in cui il
    Cammino inizia ad entrarti dentro, e da quel momento in poi viene fuori una
    parte di te che di giorno in giorno diventa sempre più consapevole di ciò
    che è e di ciò che si sta lasciando alle spalle… Deba – Markina è stata
    una di quelle tappe in cui ho assistito (chiaramente col senno di poi) alla
    nascita di questo processo.

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