Stamattina nell’odiosa sala cinema sono stati chiamati i rinviati e gli ultimi due plotoni rimasti. Il mio nome è figurato nell’elenco degli appartenenti al 31° plotone, decima compagnia. Quasi gridavo per la gioia, avevo evitato il rinvio a trenta giorni e il giuramento era ormai vicino. La cosa strana è stata il vedere altri che come me erano stati implotonati cominciare a piangere, uno di questi si è addirittura dileguato, non era presente né all’assemblea di mezzogiorno né a quella del pomeriggio e non si è ancora visto, qualcuno dice che è ancora al cinema travestito da poltrona. Il dopo implotonati è stata un’esperienza devastante, siamo stati costretti a spostare la nostra roba in un’altra palazzina, lenzuola e borsoni sul groppone in un solo viaggio. Poi la vestizione si è rivelata il colpo di grazia, la solita fila per entrare e poi una carrellata velocissima fra i banconi dove leggiadre fanciulle, lusingate dai nostri fischi da allupati, distribuivano i diversi capi di vestiario… è da criminali mettere delle donne in una caserma! Ho riempito un borsone gigantesco di tutti i capi di vestiario che utilizzeremo per il fottuto anno che ci aspetta. Adesso chiudo perché è appena suonato il silenzio e non vedo nulla col neon viola. Penso ad Ivana…
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