1 Marzo 1994 (martedì) TARANTO ore 20:05

1 Marzo 1994
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La mia situazione è tristemente negativa, nonostante abbia risollevato le mie sorti grazie ad un secondo colloquio con la psicologa anche oggi non sono rientrato nella top ten degli implotonati. Ivan e Peppe sono già stati implotonati insieme a Livio e ho paura che ormai ci siano molte probabilità di essere rinviato. Domani chiameranno altri due plotoni, sessanta persone, e i borghesi superano il centinaio come numero. Non posso neanche azzardare una probabilità conoscendo la mia sfiga cosmica. In questi giorni mi sento perseguitato da un’angoscia senza nome, tutto sembra così immutabile, così privo di senso che mi chiedo se non farei meglio ad evitare di mangiare in mensa d’ora in poi. Ieri in camerata il gay di Manfredonia, di cui già sai qualcosa, è stato beffeggiato da tutti grazie alla mia maledetta linguaccia che per qualche minuto non sono riuscito a frenare. La sera è venuto da me piangendo, mi ha detto: – Se non vuoi essere mio amico, dillo… ma almeno non rovinarmi la vita -; beh, non so quante volte gli avevo detto che il suo modo di vedere l’amicizia era per me assai discutibile, ma le lacrime sul suo viso erano sincere, solo c’era troppa gente attorno a noi, ed io dovevo fare la parte del macho, e così l’ho allontanato con uno spintone invitandolo ancora una volta a non seccarmi.

Quando sono uscito ho ripensato a tutto il mio atteggiamento, non ho voluto passeggiare con nessuno, desideravo stare solo. Ho sempre avuto una sensibilità spiccata per la sofferenza altrui, perché il dolore di Q*** non mi faceva alcun effetto, forse non lo consideravo un essere umano?! Forse anch’io come gli altri ero vittima dei pregiudizi?! No, non poteva essere vero, e difatti il semplice fatto di aver preso coscienza del mio errore mi ha fatto capire che non era in me il problema, ma fuori da me, nella personalità di plastica che stavo costruendomi all’esterno. Come un dono del cielo, nello stesso momento in cui pensavo questo, si avvicina il tipaccio in oggetto che mi si avvicina con aria da cane bastonato. Probabilmente stava iniziando a farmi le sue scuse ma io l’ho anticipato scusandomi per tutto quello che gli avevo fatto, gli ho anche detto, forse l’ho fatto solo per fargli piacere, che se fosse stato una donna me lo sarei fatto.

Quando ho visto la sua faccia brufolosa illuminarsi ho capito quanto piacere si possa ricavare col fare felice qualcuno, unico inconveniente il non trascurabile problema che mi si è appiccicato ancora di più, pensa che ha tentato persino di baciarmi. Tutto questo insieme di cose mi ha fatto capire molto su quello che stavo sperimentando, il primo colloquio con la psicologa mi stava portando dritto dritto alla neuro, come si fa a dichiarare di avere una storia bellissima e poi negare l’amore. Fortunatamente oggi mi sono rifatto con il secondo colloquio e adesso sta solo alla sorte giudicare.

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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