Solito ad introdurre o meglio inaugurare con quattro righe esatte ogni nuova agenda, questa volta mi astengo dal farlo. Annoiato e frustrato da questa esperienza militare e dalla mia vita in generale, depresso e fisicamente stremato oggi a causa di un’influenza, non mi sento certamente nelle condizioni di elaborare qualcosa di puramente formale. Ieri sono riuscito ad incontrarmi con la mia Ivana, che poi non è affatto mia. Le solite quattro chiacchiere sull’universo di Art, le solite ammonizioni sulla necessità di condurre una vita “paranormale”, le classiche disquisizioni teologiche, qualche parolina su Sergio e poi… era da tempo che temevo una cosa del genere. – Potrei usufruire di una porzione del tuo tempo qualche volta, magari per una romantica seduta spiritica a casa mia in campagna o una seria e profonda perdita di coscienza in due… non riesci ad abbandonare la discoteca qualche volta, o le tue fottute cene con gli amici, e non venirmi a dire che sei mestruata al momento… sai, mi sono sempre chiesto se non sia per cortesia che ormai ti fermi a parlare con me -.
E’ andata via con la sua bicicletta ed io che la osservavo mi sentivo al posto di quei pedali. Beh, almeno mi sono liberato di qualcosa anche se, come sai benissimo, questo tipo di soddisfazioni durano quanto la pipì di una farfalla parafrasando il buon Groucho. Attendo i prossimi sviluppi con pessimismo, non ho voglia di illudermi che tutto possa cambiare per il meglio.