26 Maggio 1994 (giovedì) ore 10:35

26 Maggio 1994
1 minuto di lettura

Ancora una volta mi trovo a scriverti su di una scrivania bianca con fuori una luna che si riflette sul mare calmo come il cervello di un power. Ieri sono andato dalla mia dolce Ivana, sono piombato a casa sua in alta uniforme, praticamente con la paperino, esperimento inutile visto che lei ha imparato ad apprezzare esclusivamente quello che mi porto dentro e non le mie discutibili sembianze esteriori. Abbiamo parlato di un racconto di Maupassant, la solitudine, insomma della desolazione e della tristezza cui ci portano le illusioni. Il tedio di questi giorni e l’accidia che si è ormai impadronita del mio spirito stanno mutando sensibilmente il mio carattere sociale, cioè la parte di me che regola i rapporti con i propri simili. Non c’è ordine di sergente che mi va di contestare, umile e servile obbedisco agli ordini dei graduati logorati da quella psudo forma di potere che detengono, non nego che da una parte la cosa mi convenga, tuttavia non riesco a frenare gli scrupoli che nascono dalla più segreta parte di me che rifiuta ogni assoggettamento. Non so cosa mi stia accadendo, è come se avessi perso la forza di cercare dei punti di contatto con gli altri, non ho la forza di ribattere né di comunicare con chiunque, persino con gli amici sono più introverso… forse sono sulla strada dell’essere asociale.

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articolo precedente

24 Maggio 1994 (martedì) ore 24:30

Prossimo articolo

13 Giugno 1994 (lunedì) ore 19:35

Le ultime da Diario

… in silenzio

Mille anni ancora, forse più, prima che l’uomo si riduca in silenzio. Oggi si parla, si parla tanto, ma pochi ascoltano, troppo

di notte pt. xxx

E’ sempre di notte che mi assale la malinconia, mi rigiro nel letto immerso in mille pensieri, guardo l’orologio maledicendo il sonno

11 Settembre

Ieri il triste anniversario di un giorno assurdo… uff, mi chiedo perchè mai dobbiamo aspettare gli anniversari per sdegnarci nuovamente, è forse
TornaSu