A volte quando si discute con qualcuno che ha delle opinioni differenti dalle tue e il dibattito si conclude senza che tu sia riuscito a convincere il tuo interlocutore delle tue giuste opinioni, ti assalgono delle angosce derivanti dalla paura di non esserti espresso chiaramente o di aver impostato male il discorso e ti da fastidio essere definito come ciò che non sei: un tizio che ama pensarla in modo anticonformista perché ha avuto dei problemi. Pur restando convinto che colui che ti sta davanti non abbia la tua stessa apertura mentale (ringrazio Ivana per quest’unico aspetto positivo della meditazione), ti ritiri dal discorso tremendamente angustiato.
Sarà forse questo il motivo per il quale evito continuamente di discutere di qualsiasi argomento con qualcuno che possa avere opinioni differenti. La mia introversione in questo campo dipenderebbe dunque da una sorta di complesso di inferiorità non intellettuale ma sociale. E’ importante sottolineare come da questi dibattiti non tragga nessun giovamento, le domande che mi si pongono sono le stesse che mi sono posto io e alle quali ho dato una spiegazione perfettamente razionale basata sui miei schemi mentali. In conclusione resto sempre convinto delle mie posizioni non potendo raccogliere obiettivamente alcuna riflessione che provenga dal mio interlocutore in maniera costruttiva.
Mi chiedo d’altronde come si possa rifiutare qualcosa che a norma di ragione ha carattere di universalità.
Ringrazio di nuovo Ivana che mi ha suggerito molti punti fondamentali e con la quale ho discorso a lungo sulle caratteristiche che rendono un giudizio universale.
Per considerare un giudizio universale è necessario liberarlo dalla soggettività e considerare obiettivamente il maggior numero possibile di fattori che lo interessano. Un giudizio soggettivo può riguardare ad esempio il riconoscere una persona come meravigliosa senza che per questo altri debbano pensare la stessa cosa. Un giudizio universale può riguardare una tesi che, se non condivisa, deve essere accettata da tutti perché basata su un ragionamento razionale. Dopo questa riflessione forse un po’ vaga concludo perché ho tanto sonnino e tanta bua al cervellino.