Ti sto scrivendo spesso in questi giorni, capisci certamente quanto sollievo mi doni quando mi permetti di imbrattare con l’inchiostro le tue nude pagine, con nessuno riesco a comunicare nel modo in cui lo faccio con te, solo Salvo C. sa qualcosa ma neppure a lui è dato di conoscere tutto; praticamente chi si trova a leggere il mio diario può vantarsi di dire: io conosco Nicola. Oggi ti ho scritto per dirti che sono un pò più tranquillo anche se le cose non vanno certamente bene come vorrei. Questa estate dovrò necessariamente tentare qualcosa, non posso lasciare nulla di intentato, devo averla; se non ci riuscirò pazienza, andrò a spasso ma almeno non avrò il rimorso di non averci provato. Un atteggiamento certo diverso da quello predicato nelle pagine precedenti, differente anche dai tempi delle illusioni. Spero che Dio mi aiuti almeno a superare l’orgoglio che ha edificato un muro che mi separa dal mio amore. Non c’è più tempo ormai, dovrei agire adesso lo so, ma una grossa delusione mi impedirebbe di passare l’anno scolastico; devo studiare e già mi viene difficile senza che ci si metta l’immensa frustrazione che mi causerebbe l’essere mandato a fare in culo.
Questa estate avrò la mente sgombra per dedicarle tutto me stesso.