Di solito sono quelli che passano inosservati, proprio perchè la differenza tra te ed un vegetale, nei periodi morti, sta solo nell’aspetto esteriore.
I miei periodi morti sono quelli in cui: non riesco a scrivere musica, non riesco a scrivere poesie, non mi viene in mente nessuna idea, non aggiorno il mio sito, non mi va di progettare nulla nè di starmene con le mani in mano… non esco, non mangio, non dormo; ‘nsomma, uno sfacelo.
Beh… tutta questa premessa per dire che: sono in un periodo morto e aspetto che passi
Saluti.
I periodi morti
Le ultime da Diario
Steve Hegede , Zoltan Progressive Pages
[...] intervista rilasciata a Steve Hegede per un magazine statunitense in occasione della pubblicazione del disco solista Morte di un amore
11 Gennaio 1989 ( mercoledì) ore 10:10
Non so proprio cosa fare, Floriana mi ama e soffre tantissimo. Se non fossi messo con Tiziana le concederei volentieri qualche mese
cosa non siamo
Ecco cosa non siamo: arroganti, presuntuosi, cattivi, tirchi, anaffettivi, apatici, pezzenti, guerrafondai, maniaci, formali, sfaccendati o bacchettoni, alla moda, puritani, bugiardi e
Io non so più…
Io non so più cosa pensare del mondo. Se rassegnarmi davvero all’idea che le cose vadano male e non ci si può
della fine di una storia
Ecco, questa è l’ora ideale per scrivere della fine di una storia: le 5 del mattino, ora in cui i pensieri cominciano