Se ti avessi scritto sabato scorso avresti trovato a capo rigo frasi come: quel brutto figlio di puttana, quel coglione ipocrita bastardo e ogni sorta di ingiurie rivolte al mio caro amico Paolo. Ora sono felice e incazzato e quindi posso giudicare obiettivamente l’avvenimento. Sabato scorso con i ragazzi, Cerini di riserva compresi, siamo andati a mangiare la pizza a casa mia e, aimè, c’erano anche Tiziana ed Emanuela. Io già ero superincazzato per la presenza della prima, che si è mostrata incredibilmente fredda e antipatica, allorquando, dopo la mangiata, dopo che tutti erano usciti, in casa eravamo rimasti io, i Cerini di riserva e Paolo. Stavo mettendo un po’ in ordine per raggiungere gli altri quando Paolo mi afferra inspiegabilmente per la gola e se ne viene con la frase: “Non ti tocco perché mi fai schifo”. I
miei compagni di gruppo hanno cercato di difendermi ma lui mi ha lasciato spontaneamente. In principio, più che rabbia, ha dominato in me lo stupore, non aveva alcun senso quell’azione né la frase che è seguita. Nel frattempo il teppista aveva raggiunto gli altri ed io, dopo essermi ripreso dallo sgomento, l’ho raggiunto dopo aver assicurato con due bei giri di chiave la serratura della mia abitazione; “Non mi rivolgere mai più la parola” gli ho detto, senza neanche darmi il tempo di finire il discorso mi ha bloccato le mani in una stretta energica ripetendo la solita frase. “Sei poco originale” gli ho detto cercando di divincolarmi dalla stretta, poi quando al solito senso di sgomento è seguito quello di rabbia l’ho spinto innanzi a me gridandogli in faccia frasi sconnesse e offensive e colpendolo contemporaneamente al viso sotto gli occhi increduli della comitiva. Lui ha cominciato a devastarmi il viso coi suoi pugni, fortunatamente i ragazzi mi hanno trascinato a forza in macchina, per questa volta era riuscito a salvarsi. Dio quant’ero incazzato, questo episodio mi ha insegnato a dubitare dei falsi amici… colpa mia e della mia ingenuità, dovevo capirlo da tempo che non era la persona adatta a me; chissà per quale motivo mi ha picchiato, forse per invidia, forse per sfogarsi, forse solo per fare un pò di spettacolo. Ho un bel pò di confusione in testa, vorrei capirne un po’ di più sempre che il cavernicolo non mi sbatta la sua clava in testa prima che possa almeno pronunziare la frase perché.