Sono sempre più convinto che quella sera sia stato un sogno. Sono tornato alla vita di un tempo: droga e natura.
Comunque mi sono rotto le palle, sempre triste! Non posso continuare a scrivere sempre pagine sdolcinate, dovrei anche preoccuparmi di citare l’attualità politica, tipo il recente abbattimento del muro di Berlino che ha abbattuto delle frontiere secolari, oppure la resa della Cecoslovacchia. E va bè, in fondo in un diario si scrive delle proprie esperienze personali. Non capisco come nessuno capisca che io non capisco perché nessuno capisce che io capisco di non poter vivere senza Tiziana; tradotto in italiano vuol dire più o meno questo “è inutile che mi illuda di poterla dimenticare con la solitudine e la droga, anche quando vado in montagna e mi ubriaco di percezioni, il ricordo di lei mi raggiunge e tutta l’esperienza del momento acquista il significato di fuga e non di assenza di desiderio come vorrei”. Desidero stare con i miei amici e con Tiziana, non voglio fuggire da questa mia necessità. Per fortuna ho la mia chitarra!!!