Sono nervosissimo e provo antipatia persino per me stesso, socialmente mi presento come un buffone spensierato e dentro sono disperato. Qualche giorno fa ho telefonato a Salvo C., abbiamo parlato per un po’ di Tiziana e poi ci siamo lasciati con la promessa, sua, che si sarebbe fatto vedere. Salvo C. non si è fatto vedere come prevedevo, evidentemente la nostra deve essere un amicizia destinata ad esaurirsi così. L’unica cosa che mi da conforto è la musica, si è aggiunto all’organico del nostro complesso un simpatico ragazzo di nome Graziano, e grazie a Graziano abbiamo anche il sax.
Questa estate faremo furore, mi vedo già sul palco a suonare Wish you were here con una fioca luce che illumina il mio viso malinconico. E quando lo spettacolo sarà finito lei salirà sul palco gridando – Nicola ti amo -, ed io, sussurrandole dolci parole d’amore, la bacerò sotto l’applauso scrosciante del pubblico. Sogni, nient’altro che sogni che mi rendono per un attimo felice, sogni che spariscono nella notte quando mi sveglio col viso pieno di sudore, sogni che lasciano il posto alla tristezza
addio mondo crudele,
io ti sto lasciando,
addio a tutti voi ragazzi,
non c’è nulla che possiate fare ormai,
addio -…
perché, come disse Salvo C., che cavolo gliene può importare a Tiziana se questa estate suonerò da Dio, probabilmente andrà in discoteca con i suoi amici.