Torno adesso da Catania dove ho trascorso questo fine settimana in compagnia di C. e G. Inutile nasconderti che sono partito con l’intenzione di evitare di passare a Ragusa il solito week-end angosciante, speravo che a Catania avessi potuto distrarre la mia mente ed evitare la disperazione, ma non è servito a nulla, ho vissuto momenti terribili e il Dragone che ho preso sabato sera non ha certo contribuito ad obliare la disperazione. E’ difficile raccontarti per filo e per segno come sono andati i fatti, ricordo solamente che ho avuto una chiara visione di un’epoca passata, la casa dove siamo andati ha contribuito a rendere l’atmosfera più suggestiva che mai, lei era splendida e attorno a me cori d’angeli rinfrescavano quella sublime visione, ma poi l’incubo, dei mostri terribili e lei che si disfaceva sotto le violente sferzate di una creatura oscena… sapevo che l’ultima Cristina era stata distrutta dalla nuova, ma certo l’aspetto della nuova non era affatto confortante e mi sono chiesto, fra il misticismo che ti dona l’acido, se in realtà non fosse stata proprio qualche creatura maligna a prendere il suo posto, ma nella fase successiva, quando lo stato della mente si acquieta, quando pian piano si comincia a prendere contatto con la realtà, quando si guarda dentro se stessi, ho scovato le mie emozioni, ho scovato il mio amore ed è stato terribile. Solo domenica a tarda sera sono riuscito a dormire, e non ho fatto altro che sognarla, l’ho sognata che mi accarezzava la guancia e tergeva le lacrime che scendevano abbondanti dai miei occhi, e mi rassicurava. E’ difficile scrivere quando si è preda di un angoscia così grande, e anche se fa molto bene sfogarsi le forze non bastano per ottenere la concentrazione necessaria e la pagina bianca si accorda con la sensazione di vuoto che si prova, ed io sono sempre più consapevole che passeggeri e illusori sono i momenti in cui mi sento più sereno e che in realtà non ho ancora cominciato a “guarire”. Sto male…. davvero male.
17 Dicembre 1995 Domenica ore 23:00
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