Qualche secondo fa mi sono trovato a leggere le pagine che scrivevo da bambino. La domanda mi è allora sorta spontanea: come si può cambiare in questo modo osceno dall’oggi al domani? Osavo parlare di amore e non avevo la minima idea di cosa fosse e in cosa consistesse veramente. Osavo parlare di amicizia e mi illudevo di essere un luminare in quel campo. Il bambino Nicola di qualche anno fa era convinto di essere innamorato e di avere una marea di amici, quando in realtà non possedeva nessuna di queste cose nel senso vero del termine. Il bambino che ero in passato si creava dei problemi che in confronto agli attuali appaiono futili. Credo di aver risolto le mie angosce e le mie frustrazioni del non essermi mai sentito accettato. Ho solamente sbagliato il momento e le persone, perché adesso ho qualcuno a cui pensare e degli amici meravigliosi su cui contare. Non mi sono mai sentito tanto meglio! I miei genitori mi rompono l’anima troppo spesso, i miei compagni di classe mi bistrattano continuamente, ma a me non me ne frega assolutamente nulla.
Sono felice e tutto ciò che sto provando mi fa sentire al di sopra di tutti. Non possono capire cosa abbia scoperto e come mi senta.
Non mi importa della scuola, non mi importa dello studio; l’unica cosa che veramente conta al momento è il mio amore.
Tiziana… Tiziana ti amo da impazzire, non posso vivere senza di te. Amore.. amore non lasciarmi, ti darò tutto ciò che vuoi: la mia chitarra preferita, il mio pianoforte e se non basta ti regalerò il mio cuore e ne potrai fare ciò che vuoi.
Caro diario, sono felice e non mi stancherò mai di ripeterlo.