A volte la vita sembra sorriderti in certi momenti; d’improvviso si accavallano, una dopo l’altra, delle splendide occasioni. Ti rendi conto che la tua esistenza non è poi tanto male come sembra e ogni cosa, ogni singola esperienza, ti appare meravigliosa e straordinariamente diversa. Ho avuto l’impressione, o meglio la certezza, di aver finalmente trovato l’ideale di donna che cercavo, covavo il desiderio di condurla con me nel mio universo di suoni perché riscaldasse il mio cuore abituato al gelo e all’oscurità. Il suo atteggiamento, i suoi discorsi, il suo sguardo e il suo sorriso, mi spingevano a insistere, a non innescare il meccanismo di difesa. La speranza ancora una volta mi ha fregato; e dire che la ragione mi aveva avvertito e il mio stesso cuore si rifiutava di avventurarsi su di un terreno pericoloso. “No” – pensavo – “devo liberarmi dalla timidezza e cercare di dare una svolta alla mia vita”. Mi fossi reso conto che la timidezza altro non era se non una barriera che mi impediva di farmi nuovamente del male, di perdere nuovamente ciò che avevo già perso una volta. L’unica emozione che provo in questo momento è solo una profonda tristezza e una grandissima delusione; ho condannato la mia anima all’antico e rinnovato tormento. Tutto presenta lo stesso svolgimento della mia esperienza adolescenziale: prima ti basta la sua amicizia e poi…
Recentemente, prima che arrivassi a questa situazione, mi chiedevo se non avessi dovuto tagliare il nostro rapporto, di accontentarmi di ciò che avevo conquistato prima che desiderassi qualcos’altro. Oggi lei era così distaccata… sembrava quasi delusa. Ama un altro ed io mi sono illuso per troppo tempo di aver potuto prendere il suo posto. Ne soffrirà, ma non ho più intenzione di vederla, potrebbe finire troppo male per me. Addio Ivana, sei stata l’unica luce che abbia rischiarato per un momento la mia grigia esistenza.