Non ho niente da dire
non ho nulla da fare
mi affascina la morte.
Sento l’odore del sangue che cola dalla mia fronte
non mi importa fermarne la corsa
anzi lo assaggio… ha un buon sapore.
Vorrei sentire la lama di un coltello sfiorarmi la gola
vorrei avere paura davvero, vorrei sudare freddo!
Non credo in niente… non credo in niente
sento solo di esistere… ma non mi va!
L’altra sera rientravo a casa
ubriaco come sempre.
Con le chiavi del portone ancora in mano
ho sollevato lo sguardo verso il cielo
e mi sono chiesto come si potesse credere in un Dio.
Appena salito in casa
dal sopracciglio colava ancora del sangue;
tanto di guadagnato, mi ha conciliato il sonno,
meglio di una tazza di latte caldo.
Questa mattina mi sono alzato, ho ucciso una donna
l’ho uccisa dentro la mia testa
ma mi sento ugualmente male.
Adesso la mia penna perde dell’inchiostro
e il mio cuore perde amore,
la mia vita organica è stata progettata con degli errori.
Voglio ancora ascoltare il silenzio
voglio ancora dormire fra le sue braccia.