In questo periodo riesco a dormire dalle 3 alle 8 e mezzo, la compagnia notturna non mi manca grazie a Riccardo che a mezzanotte accolgo in questa casa abbandonata a sè stessa, così come il suo abitante.
Le sfumature della notte, triste compagna di questi giorni, fedele alleata di un sistema di pensieri che libera creatività ad ogni ora, schiacciano il cuore in una morsa di rassegnazione e di cheta malinconia. Vorrei uscire, ma preferisco confidare le mie emozioni alla chitarra, e nella solitudine della notte imprimere il senso di questa tristezza nel canto e nella dolce melodia del pezzo che ho scritto per lei. Solo qualche ora al giorno, prima che suonino alla porta, e i miei sentimenti sono già fuori, sulla carta e nel mio hard disk.
Stamane invece mi sono trovato a riflettere su di una nuova percezione delle cose, sul perchè i colori del mondo siano stati convertiti in scale di grigi: l’azzurro del cielo, un grigio molto chiaro, ed il marrone scuro della terra di una tonalità che tende al nero, come le nubi cariche di pioggia di una giornata che promette acqua a volontà.
In questa vista a scale di grigi, l’unica mia gioia è la musica, essa arriva al mio cuore come una vibrazione, e le vibrazioni non hanno colori. La musica sola colora le mie giornate, ed è la musica che mi conforta e mi fa sperare che le cose andranno di nuovo al loro posto.
Come vorrei trasmetterti queste vibrazioni, perchè anche tu possa vedere i colori della tua anima.
Intanto il nuovo giorno mi ricorda che la musica è un privilegio notturno, e le prossime 12 ore dovrò inghiottire il grigio. Danzo su questo incubo sperando di non inciampare e cadere nel vuoto, in attesa del conforto incolore di una vibrazione.
Buona giornata a tutti
chi ti ama conosce già i colori della tua anima