I mille frantumi della mia coscienza
amano disperdersi nel nulla sociale
e non c’è niente che io possa fare
e non c’è nessuno qui in grado di aiutarmi.
Mi sento solo, ho paura che troppo spesso ormai provi questa sensazione
e se non fosse perché credo in signora Chimica
potrei anche non preoccuparmi molto
potrei anche evitare di fare degli sproloqui.
Il mio sguardo si è infranto su di una scogliera
chissà se sia male covare pensieri negativi;
e il faro domina dall’alto
e guida i pensieri come guida le navi:
avessi visto prima la sua luce
adesso sarei a casa.
Ma non riesco a tenere lontane le energie
non riesco a non lasciarmi tentare dalla felicità
non riesco a dominare il mio cuore
non riesco a fuggire gli sguardi della gente
non posso e non riesco ad essere un asociale.
Mi piacerebbe leggere nella testa delle persone
così da separare i buoni dai cattivi
e poi scegliere
scegliere chi può donarmi un po’ di serenità.
No, non costringetemi a pensare che ci sia solo cattiva gente
non, non lasciate che mi abbandoni a me stesso…
suona il violino angelo mio
suona ancora una volta per me.
La nebbia e sudicia
troppi insetti, troppa immondizia.