Si può sognare per molto tempo
anche quando il sole non splenderà più
persino quando l’intera razza umana
immonda
verrà sopraffatta da dei malvagi.
Non c’è un quadro in cui possa spiegarmi
solo uno specchio davanti agli occhi
una lastra che riflette il vuoto
della nostra coscienza infinita.
Tanti gruppi, troppi individui
alle orecchie suoni che martellano
non c’è spazio per integrarsi
e non si può far altro
che fissare gli specchi appesi alla parete.
I miei occhi non hanno più lo stesso colore
non cerco più qualcuno… sono dentro qualcosa
ed è il tramonto del mio cuore
che libera pensieri vuoti.
Raccolgo dei cocci da terra
niente che possa consolarmi
quando in essi si riflette
un volto solare che ferisce gli occhi
l’attimo di un flash e mi sento già soffocare.
Comprendimi amico, libera il mio vuoto
così che possa seguirti senza invidia
lungo la strada della luce interiore
e non specchiarmi più sugli altri.
Sogno bizzarro
Ci sono pensieri da conservare nei cassetti
pagine macchiate di inchiostro destinate ad ammuffire
essenze di vita condannate all’oblio
vittime di fantasmi irriconoscenti.
Non posso oltrepassare quella porta
dietro la parete si nasconde un grande segreto
e non mi sento ancora pronto per accoglierlo
Nessun senso cui possa fare riferimento
quando a passi felpati
mi avvicino alla soglia
un solo impercettibile grugnito
appena superato l’uscio
e poi il silenzio, nessuna sensazione.
Un giullare dall’aria malinconica
poggia la sua testa sulla mia spalla
e comincia a parlare di sport
è triste, la sua squadra ha perso.
Forse è meglio che se ne vada
non mi va di starlo ad ascoltare
anche se qualcuno preferisce
non perdere l’occasione di fare una buona azione.
Complimenti, bello spettacolo
troppa gente vuota, troppi visi spenti
al solo grido libertà di scelte
tutti si voltano inorriditi…
Canto, nessuno mi ascolta
ancora solo col mio cuore
lo posso stringere nel mio pugno
lo sento pulsare ed è caldo
sento la voglia di stringerlo
lo faccio ma subito mi ritrovo in mano una pietra
niente di preoccupante, una metamorfosi di routine.
Calore, ho bisogno di calore
ho freddo
non basta indossare due maglioni
qualcuno metta una sciarpa al mio cuore.