C’è uno strano profumo
che posa il suo velo sul castello acitano:
ti ho sognata
so close, so far away
mentre le nubi bianche passeggiavano nel cielo azzurro
ed il sole respirava il gelo della notte
C’è una voce:
“Pietro, i tuoi calzini sono appesi in terrazza”;
la luna si ostina a non mostrare il suo lato oscuro
ed il vento spegne i fuochi fatui dei nostri morti
E tu
so close, so far away
che hai bruciato le mie certezze
concedimi di sentire per una sola volta
il suono delle tue carezze
perchè possa avvolgerti nel manto stellato
gridando: evviva, sei con me
Ma la nebbia si alza sul castello
ed io, infreddolito, torno a ciò che chiamo “casa”
scorgendo per un attimo
tra i pochi sottili volti
la mia donna che si cosparge di cenere