Arrivano a centinaia
farfalle con ali affilate
meduse divoratrici di organi
piattole in fila come processionarie.
L’uomo del bar ha perso i denti,
la sua valletta ci osserva lasciva,
c’e’ uno sguardo d’intesa con il vecchio Secco,
il resto e’ una moltitudine di corpi, appesi ai loro ganci d’acciaio.
Fermati fratellino,
sta arrivando il trenino;
i sogni inventano le vite che perdiamo
e ci raccontano in segreto le varianti sulle nostre scelte
…dietro il recinto,
un vecchio mulino:
sul prato i bambini corrono felici;
Gene muggisce con gioia
a sapere che morirà di vecchiaia,
mentre Geltrude, la vecchia gallina,
non farà certo buon brodo,
anche se di uova, oramai, neanche l’ombra.
Ti ho voltato le spalle
piantando i piedi in terra
e facendo il broncio come un poppante;
ho scelto il sentiero della foresta nera
ed, al calar della sera,
il freddo mi ha ucciso, consegnandomi agli aghi di pino.
… e Pino disse:
alzati su e vivi la tua vita;
Peter potrebbe risentirsi
a sentirla parlare con te.
Del pavone che scorgi fra i tuoi grafici
è rimasta una fragile formica
che tremante sulle sue quattro zampe
t’implora per una veloce morte.
… e mi destai
in una nuvola marrone…
Rincorro le fate dei boschi
che starnazzano come oche giulive
ed insieme facciam girotondo
quando lassù il sole muore…
e scopro d’esser solo
nel mio tronco cavo
a mangiare corteccia
per sputare vermi colorati,
ma c’è un fosso troppo profondo
a separarmi dal tuo recinto
ogni tanto esco allo scoperto
per guardare e, sospiro…
compositore senza ispirazione
prova a gettarti nel pozzo delle parole,
ma sta bene attento che col tuo spergiuro,
arrivato in fondo, tu non ti rompa il culo.