Lunedì 18 Febbraio

18 Febbraio 2002
3 minuti di lettura

Sono stanco di scrivere, stanco di pensare sempre alle stesse cose, stanco di dover dipendere dagli altrui pensieri o sentimenti, stanco di tutto.

E’ passato parecchio dal mio ultimo intervento, e ne passerà molto di più da questo perché la testa non risponde ed il cuore mente, ed è davvero diventato difficile poter stabilire una volta per tutte come comportarsi e soprattutto cosa fare per il futuro.

Se dovessi razionalizzare il comportamento mio e suo di questi giorni, definirei questa storia volta oramai al tramonto. Lei è spaventata, non vuole tornare indietro, ed io, quando da parte sua recepisco un interesse di qualsiasi tipo, costruisco un castello di paranoie all’interno del quale vive uno spregevole individuo che tenta in tutti i modi di farmi credere che devo starmene da solo, che non ho bisogno di donne che mi stringano tra le braccia, né di bambini pestiferi che scorrazzano per la casa, che devo pensare solo alla mia musica e lasciare perdere tutto quello che mi fa star male.

… la mente e il cuore hanno dichiarato guerra alla mia vita, la stanno facendo a pezzi!!

si uccidono fra loro
pazzi ed inconcludenti
i pensieri
cozzano contro il petto
e si frantumano
volteggiando
come coriandoli al vento
colpito, amato
affondato… sotto terra
ansia, respirazione difficile
paura della solitudine
o paura di essere amati
bisogno non desiderato
di amare una donna
chè donna è un miraggio
che ora c’è, fra un pò no
donna mia, tragica visione
ormai sei con me, dentro ogni figura
ho sete delle tue carezze
e fame del tuo amore
donna mia, meraviglioso fiore
ti ho colto ma sei appassita fra le mie mani
abbandonando i tuoi semi al suolo
e rinascendo altrove
sopra una terra più fertile
ed accarezzata dal sole
avrei voluto donna mia
regalarti paesaggi sereni
ma sono solo un povero poeta
… solo qualche bella parola
e niente più,

ti amo ancora
e mai più ti coglierò

Adesso è libera, splendida nella sua solitudine, forte nella sua debolezza, dolcissima fra le lacrime. “Ho da lavorare” scrive, la sera deve riposare, ed in altri momenti gli impegni la costringono ad allontanarmi gentilmente prima che diventi pericoloso, prima che la porti a riflettere su ciò che stiamo perdendo o che abbiamo già perso.

Cosa perde una coppia che si frantuma? Cosa si perde davvero?? Un legame è importante ma può anche essere un limite, e che dire poi di tutte quelle storie che finiscono perché uno dei due non ama più, che dire dei tradimenti e dei nuovi amori che nascono quando il cuore si libera dall’immagine di quella donna perfetta che ricorda in ogni attimo, che condiziona tutta la vita.

Se ascoltiamo le voci dei single più convinti, questi sostengono che tutto passa, che non resta nulla di ogni più grande amore, che la vita può essere vissuta anche da soli, anzi, che bisogna prima imparare a vivere da soli e poi con una compagna. Poi, se proprio non si può fare a meno di una donna, ci sono i locali notturni pieni di fedeli sostenitrici della vita da single e delle storie da una notte.

Ci sono stato in questi locali, un mese intero, il mese in cui non ho scritto, giusto il tempo di capire perché le donne si lamentano che non ci sono uomini profondi, e viceversa.

Ecco il dramma della nuova generazione, la ragione per la quale le coppie muoiono e proliferano i single. Crediamo che ci siano migliaia di persone che ci aspettano, alcune per una scopata da una notte via, altre per tutta la vita… forse però, dopo 50 scopate da una notte e via, viene davvero difficile capire se la successiva sarà “per sempre”, o magari ci si è talmente bruciati che “quella giusta” era una delle 50 precedenti che, dacché il giorno dopo ce n’era un’altra pronta, ci siamo lasciati scappare.

Mondo di merda, società del kazzo… siamo tutti fuori, io per primo. Io perché complico sempre tutto, Giulia perché non ha più voluto affrontare i problemi optando per la soluzione più facile, la gente intorno perché, anziché aiutarci, ha continuato a spingerci l’uno contro l’altro. ‘nsomma, sfido io che la nostra è considerata una generazione maledetta, dove i matrimoni finiscono ancor prima di cominciare, dove il sesso senza amore, prima praticato come alternativa, è presente in molti rapporti improvvisati, perché? Posso provare ad indovinare, i 30enni di oggi sono quei bambini abituati ogni giorno ad avere tutto ciò di cui avevano bisogno, spaventati dai problemi e dalle cose che fanno soffrire, perché i loro genitori avevano passato il dopoguerra, è una frase che sento spesso da mia madre: io ho voluto farvi avere quello che noi non potevamo permetterci. Forse mia cara mamma, ci ha rovinato proprio questo.

Ho voglia di fumare di nuovo

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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