Forse è necessario rassegnarsi una volta per tutte
ché non siamo noi a pretendere troppo, dolce amica
ma le creature con cui trattiamo incapaci di renderci il giusto tributo.
E’ tempo di fare una scelta
e in entrambi i casi invochiamo il coraggio che ci manca.
E’ tempo di rassegnarsi mia dolce amica
o forse basta semplicemente accontentarsi.
Già detto, torno a ripeterlo
non possiamo modellare le persone a nostro piacimento.
Siamo appartenenti di una razza ormai rara
non abbiamo molta scelta
il nostro campo d’azione è piuttosto limitato.
Questa sera la luna aveva l’aspetto di una lampadina portatile
ed io che la fissavo da uno scoglio in riva al mare
le chiedevo di spegnersi per un momento;
chiedevo anche alle stelle di spegnersi
chiedevo ad ogni luce di spegnersi
ad ogni anima di dileguarsi.
Solo, nel buio
solo con me stesso… per un attimo non sono mai stato tanto bene,
in fondo basta trovare un accordo
e la vita può anche scorrere liscia.
Ma. amica mia, ci sono attimi in cui non si resiste
ché non si può contare solo su sé stessi
ché alla fine ci si stanca di pensarsi all’infinito.
Ancora mi sento perso, qui… chiuso nel mio muro
aridità… quale il senso, quale la causa, quale l’effetto…
affetto… una pozzanghera quasi asciutta;
niente amore per me, nessuna comprensione.
Libertà… illusione di poter gestire le proprie emozioni,
potere… volontà di impotenza, spasmi del cuore,
ambizione… stimolo vitale insensato, intuizioni abbandonate al tempo,
amore… dolore incomprensibile, paradosso putrido.
In fondo di me resterà solo un cumulo di cenere
raccolto in un letto di legno.