Donna…

7 Settembre 2008
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1 minuto di lettura

“La fedeltà è assurda almeno quanto la passione, ma si distingue per un costante rifiuto di subire i suoi estri, per un costante bisogno di agire per essere amati” (Denis de Rougemont)

 

Avresti dovuto capire prima che la vostra storia sarebbe finita per volontà sua. Di segnali ne hai avuti e li hai puntualmente ignorati, perchè un uomo che ti vuole lasciare fa le prove prima. Ti manca di rispetto per poi farsi perdonare tra le lenzuola, ti mente e poi se la prende con te se cerchi un confronto. A quel punto diventi sbagliata, asfissiante, vai in confusione: sei tu che pretendi troppo o è lui che ti sta manipolando? Quando cominci a chiedergli se è sicuro di amarti, lui si innervosisce e non ti rassicura perchè non può…ed è lì che dovresti capire che non ti ama più. Però incassi in silenzio, confortata dal fatto che questa volta non se n’è andato.

Forse dovevi capirlo quando si arrabbiava se gli chiedevi se gli piacesse la tipa che guardava con insistenza, o quando inveiva contro di te che, presa da mille impegni di lavoro, non ti eri ricordata che non potevi partire con lui il fine settimana. La prova più grande del disamore è quando non va più bene niente. I tuoi figli…troppo rompiballe; il tuo carattere…troppo soffocante; il governo…ha vinto la destra. E in tutto questo marasma di cose storte, lui pensa di chiedere il numero di cellulare a un’altra! Scoperto, si difende dicendo che questo è solo il sintomo del fatto che lui è un uomo in fuga, da te e dall’Italia!

Ti senti delusa, smarrita, ingannata e la cosa che ti fa più male è che fino a qualche ora prima ti chiamava “amore mio”. Le lacrime sgorgano improvvise…perchè il dolore è più veloce delle parole. Cerchi di mettergli davanti ciò che avete costruito in 2…4…10 anni, ma ti accorgi che tutto si disfa come un castello di sabbia. E non serve neanche essere più giovane, indipendente economicamente e piena di interessi…

Le prove sono finite. Ora va in scena “la fine di un amore”.

Delirium

2 Comments

  1. Grazie. L’altro giorno scrivevo un post in cui riflettevo su quest’argomento ed esprimevo proprio questo concetto. Alla fine di tutto non siamo poi tanto diversi. Nei comportamenti così come nei pensieri che li sottendono. Nel bene così come nel male. Oggi mi ama…domani mi odierà. Ma io sono uguale a lei.
    Un abbraccio.

  2. Deli -> un intervento essenziale, pulito, il punto di vista di una lei… a volte mi chiedo se siamo così diversi uomini e donne, se in fondo non dovremmo imparare a scegliere bene piuttosto che trovarci mille scuse su come è fatto un genere e su come è fatto l’altro
    un abbraccio e grazie del tuo post
    nicola

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