A volte senza rendercene conto, rivoluzioniamo la nostra vita ed i nostri pensieri, e spesso sono i sogni ad indicarci quella strada che, poco per volta, giorno dopo giorno, ci sforziamo di raggiungere.
Questa notte una figura familiare è caduta da una scala, cercando di raggiungere il paradiso, così come un caro amico del passato, la notte scorsa, è rovinato sul freddo asfalto nel tentativo maldestro di raggiungere un balcone.
Sono fuggito da quella casa silenziosa, per tornare di nuovo all’alba… e ho visto lei, ancora addormentata. con i capelli biondi e lo sguardo perduto.
Mi avvicino e le sussurro: puoi amarmi se vuoi.
In fila, dietro di me, facce senza volto, tutti a chiederle la medesima cosa. Mi sono sentito uno della fila e sono fuggito ancora, disperato.
Cunicoli e corridoi bui, interminabili, nessuna luce che mi guidasse, nessuna speranza di vedere ancora il sole amico. Nella testa un solo pensiero: lei ed i suoi capelli biondi.
Poi, su una parete, una nostra foto, il suo anello mi scivola dal dito, il pavimento lo inghiotte… cerco di recuperarlo disperatamente con la mano, ed il pavimento inghiotte pure me e mi sento sprofondare nei ricordi, lei è sempre lì, con lo sguardo vuoto, a fissarmi, e davanti immagini del nostro passato, mentre cado inesorabilmente dentro il vuoto. Ancora una figura conosciuta, un uomo coi baffi che ho visto sui libri di filosofia: se scruti troppo a lungo dentro l’abisso, l’abisso finirà per scrutare dentro di te. L’abisso è dentro il tuo cuore.
Capisco che l’amore è un sentimento terribile, a volte.