L’ombra della malinconia si è abbassata su di me, o meglio mi si è scaraventata addosso. Giaccio inerme, afflitto e stordito dal dolore, sul bianco tavolo di questa scrivania, a pensare al miglior modo indolore di farla finita. La luna questa sera era splendida, il mare straordinariamente suggestivo rifletteva la luce dell’astro. Uno splendido momento che ha caricato il mio cuore di dolcezza e di voglia di esprimere a Ivana tutto quello che il mio cuore sentiva per il sentimento più dolce che l’uomo possa mai sperimentare, unica soluzione alla solitudine. Avrei voluto dirle tante cose per telefono e l’avrei sicuramente fatto se lei non si fosse dimostrata fredda e distante come ero stato io l’ultima volta che c’eravamo visti, lontano anni luce nello spazio il suo affetto per me, piuttosto vicino invece quello per Sergio che le stava vicino e sghignazzava alla cornetta fingendo di essere lei. Non c’è niente che mi abbia mai fatto sentire tanto solo quando ho riagganciato la cornetta fingendo di aver finito le monete, gli occhi si sono immediatamente riempiti di lacrime, mi è parso che niente potesse consolarmi, osservavo il lungomare vuoto, il mare calmo e la luna piena sembravano voler gridare a tutti gli uomini che quella sera si doveva gioire. Fortunatamente dopo un po’ sono riuscito a raccogliere l’invito , il mio dolore ha acquistato una forma diversa trasformandosi in malinconia, il solo guardare la luna fa volare il mio cuore alto fino alla galassia più vicina alla nostra sprigionando una miriade di sensazioni che, benché legate ad un’esperienza dolorosa, mi trasportano in un universo di percezioni magiche. Ho preso la chitarra e ho cantato al mare e alla luna la mia più bella canzone, ho pianto di malinconia e credo che sia qualcosa di molto più bello del piangere di gioia. Adesso sento che il momento magico è quasi svanito, ho paura del domani, di giorno si osserva tutto con una luce razionale ed io tornerò a combattere con la mia solitudine piangendo la sventura che mi ha condannato ad essere una nullità… e chi riesce a stare con tale nullità senza sentirsi anch’esso una nullità.
24 Maggio 1994 (martedì) ore 24:30
24 Maggio 1994
1 minuto di lettura

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.
Ultimi articoli

Essere adulti fa schifo
28 Marzo 2025

a Gianni Cavalieri
16 Marzo 2025

E’ nato Semino
9 Febbraio 2025

Abbasso il suffragio universale
6 Novembre 2024
Commenti recenti
Le ultime da Diario

Il meccanismo dell’amore
10 modi per sopravvivere ad una delusione d’amore ha sfiorato il migliaio di visualizzazioni, ed è trascorso solo un mese dalla sua

Il bisogno dell'arte
In questi anni bui di consumismo sfrenato, di falsi artisti e finto benessere, io, dal piccolo centro un pò squallido, sinistro e

13 Luglio 1995 Giovedì ore 22:25
Ho da poco terminato di scrivere una lettera alla mia dolcissima Cristina. Sono entusiasta di me per come sia riuscito a esprimere

Life in a day
Life in a day è un esperimento promosso da YouTube che, questa estate, ha invitato i suoi utenti ad inviare dei video

Cane mangia cane
Sembra banale ma ognuno di noi dovrebbe imparare a fermarsi ogni tanto e dedicare qualche ora all’esercizio del pensiero. Con questo non