Ieri sono stato da Salvo C. e abbiamo un po’ discusso della mia vita e dei miei piccoli problemi; si è dimostrato davvero molto comprensivo e credevo che si sarebbe potuti tornare amici come un tempo. Oggi sono ritornato a casa sua, siamo passati da Peppe per poi dirigerci dalle parti di monte Lauro: che splendido panorama quando siamo arrivati lassù, c’era tanta neve che la montagna sembrava vestita a festa, tanto splendente per i raggi del sole che si riflettevano su di essa che non la si poteva fissare a lungo. Lassù tutti i miei problemi e le mie angosce, tutti i miei doveri, sembravano essersi allontanati. Tornati a Ragusa, il duro contatto con la realtà; lasciato Peppe a casa ho chiesto a Salvo C. di restare un po’ insieme a parlare, lui ha rifiutato e freddamente, dopo avermi accompagnato a casa, si è congedato da me. Se vorrà rivedermi dovrà essere lui a cercarmi, non ho mai avuto l’abitudine di supplicare la gente per ottenere un po’ di considerazione. Sembra che tutti coloro che importavano per me si stiano allontanando inesorabilmente, l’unica che non mi ha ancora abbandonato è la mia chitarra (e come potrebbe). Quando mi siedo a intonare le magiche note di Wish you were here dico: ma che me ne frega, e vado avanti così.
24 Gennaio 1990 (mercoledì) ore 23:35
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4 giorni a Milano
Il lavoro ci porta spesso lontano dalla nostra terra, il lavoro legato poi a questi maledetti affari elettronici confluisce quasi sempre al
16 Giugno 1994 (giovedì) ore 21:00
L’atmosfera che domina queste ore paranoiche evoca tristezza, attorno a me il vocio informe di un gruppetto di militari che sono costretto
6 Marzo 1994 (domenica) TARANTO ore 0:30
Ed eccomi ancora sveglio a sostenere l’ennesimo turno di guardia, il primo da implotonato. Ho tanto sonno e tanta voglia di perdermi,
fede, morte e senso della vita
Non so se è una tendenza comune, ma ci sono particolari ore del giorno (specie quelle notturne) durante le quali la mente
Venerdì 15 Marzo ore 12.25
Sta succedendo tutto terribilmente in fretta, in un solo giorno ci siamo guardati negli occhi, ci siamo detti “proviamo di nuovo”, ci