Oggi sono stato colto da queste bellissime parole che mi ha inviato una cara amica, di cui non conosco il volto, ma della cui profondità di spirito sono assolutamente certo… lei ha voluto dedicarmela, e di questo mi sento lusingato… io la voglio dedicare a tutti voi che leggete di sogni, speranze e di poesia, perchè sono certo che solo nelle emozioni espresse in maniera artistica ogni uomo possa consolarsi dal mal di vivere che affligge questa generazione tormentata. Grazie kimera… una abbraccio grande
Accadde in quell’età…La poesia
venne a cercarmi. Non so da dove
sia uscita, da inverno o fiume.
Non so come nè quando,
no, non erano voci, non erano
parole nè silenzio,
ma da una strada mi chiamava,
dai rami della notte, bruscamente fra gli altri,
fra violente fiamme
o ritornando solo, era lì senza volto
e mi toccava.
Non sapevo che dire, la mia bocca
non sapeva
nominare,
i miei occhi erano ciechi,
e qualcosa batteva nel mio cuore,
febbre o ali perdute,
e mi feci da solo,
decifrando quella bruciatura,
e scrissi la mia prima riga incerta,
vaga, senza corpo, pura
sciocchezza,
pura saggezza
di chi non sa nulla,
e vidi all’improvviso
il cielo
sgranato
e aperto,
pianeti,
piantagioni palpitanti,
ombra ferita,
crivellata
da frecce, fuoco e fiori,
la notte travolgente, l’universo.
Ed io, minimo essere,
ebbro del grande vuoto
costellato,
a somiglianza, a immagine
del mistero,
mi sentii parte pura
dell’abisso,
ruotai con le stelle,
il mio cuore si sparpagliò nel vento.
Pablo Neruda
la poesia è molto bella però a me servirebbe un commento xsonale del testo
gran bella poesia… un classico di Pablo
kimera… il tuo indirizzo e-mail non funge… le e-mail mi tornano indietro, non hai un altro indirizzo al quale rintracciarti?