Un capodanno di merda, delle giornate di merda, una vita di merda. Mi sono ritirato dalla scuola, troppa merda da sopportare, ho ricominciato a non considerare Tiziana, troppa sofferenza da ricavare, mi sono separato dal mio gruppo, troppe incomprensioni da superare, i miei genitori mi fanno sentire ancora più merda di quanto non sia, Saddam Hussein scarica merda sul mondo intero, e Dio non si muove, Dio si gratta le palle in continuazione. Continuo a perdermi sempre di più, questa sera sono andato dal solito tizio che mi procura il fumo e oggi mi ha chiesto se volevo provare l’eroina, niente da fare gli ho detto, ma chissà se in seguito, da come stanno andando le cose, non mi faccia trascinare. Per chiudere questo diario mi piacerebbe trascrivere tutte le cose che ho scritto su fogliettini volanti perché non avevo te appresso. Addio amico mio, sei stato un valido sfogo.
A un Amico
Di fronte a te una gelida strada oscura
di fronte a te solo l’asfalto ormai rovinato
di fronte la disperazione di una vita che ritieni inutile.
Ma col tuo camminare a testa bassa
non ti sei accorto di quei cartelli
col tuo alienarti dal mondo
non ti sei accorto di avere la felicità a solo pochi metri…
e corri pezzo di fango!
A Salvo
Non hai fatto altro che abbattere tutto ciò che trovavi sopra il muro che ti separava da lei.
Questa estate hai gettato contro i bianchi mattoni persino il tuo orgoglio.
Ma quando hai iniziato a percorrere la via,
pervaso da un incontenibile desiderio di possederla,
ti sei trovato di fronte ad un vicolo cieco.
Torna indietro amico mio, cerca un’altra strada
non fermarti mai amico mio, non mollare ti prego.
Dietro il muro
Quante volte ho desiderato di sognarti
quante volte ho sperato di averti,
troppi anni ho lasciato che passassero
prima di convincermi di amare solo te…
ma io, ti amo veramente
e non smetterò di farlo perché so
che dietro il muro ci sei solo tu.
Ho passato tre anni a pensare a come sarebbe insieme
ora ho deciso di parlartene, di dirti che non posso più vivere senza di te.
Ho passato tre anni a cercare di far finta che potevo starti lontano
ma ora ho deciso che non posso più aspettare.
Ho passato tre anni ad autocompiangermi
ora voglio che tu sappia che ti amo.
Cocktail d’Agosto per Nicola ***. Un pizzico di Esiodo, una manciata di Cesare, uno spruzzo di nitrato di sodio, Pink Floyd a volontà; servire il tutto al chiaro di luna. L’interessato giura di aver finalmente trovato la formula giusta per riscaldare il cuore della ritrosa Tizy. Ne riparleremo la prossima estate. (Pubblicato su *** Agosto 1990).