15 Maggio 1995 Giovedì ore 16:35

15 Maggio 1995
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Proprio ieri sera le dicevo di voler scrivere quanto più possibile sulla nostra storia per avere la possibilità, in futuro, comunque vadano le cose, di assaporare le emozioni di questo momento e non lasciare che il tempo ne disperda il valore; di emozioni se ne provano parecchie nel corso della vita, forse di quelle davvero supreme molti non fruiscono o spesso non sanno coglierne il vero significato.

Certo non nascondo il fatto che un certo tipo di sentimento possa creare problemi al di là di quelli che comunemente creano le naturali emozioni, forse ciò dipende dalla constatazione che ci si sta imbattendo in qualcosa di più grande di sé stessi, qualcosa che si reputa eccessivamente mastodontico per essere sopportato dall’animo umano. Spesso ho come la sensazione che tutto appartenga ad un meraviglioso sogno di cui al risveglio non resterà che un pallido ricordo, altrettanto spesso tendo a relegare tutta quest’esperienza in una sfera al di là di quella materiale, una sorta di universo parallelo dove si vivono solo esperienze sublimi.

Perdona se ancora una volta cerco di razionalizzare ciò che si è sempre rivelato irrazionalizzabile. Finora solo l’elemento musica , come idea reale alla quale si poteva avere libero accesso, che non fosse un’ipotesi o un sogno, apparteneva a questo universo, unitamente a quelle cui non era possibile avere accesso ma che si potevano solo contemplare. Solo nei momenti in cui abbandonavo il mio spirito fra le dolci melodie progressive potevo considerarmi idealmente dissociato dal corpo e fluttuante nell’universo di Art… ma quest’universo poteva considerarsi un’astrazione, meglio idealizzazione dei miei sommi desideri, anche Ivana ne ha fatto parte ma ero ben consapevole che quei momenti non avevano nulla a che fare con la realtà. Adesso mi trovo costretto ad accettare che tale universo si è arricchito di un nuovo elemento scandito in due forme, l’una ideale, l’altra reale; diversamente dall’elemento Ivana queste spesso coincidono lasciando che l’idea incontri il reale, in quel momento l’universo di Art collima perfettamente col mondo reale e tutto si colora di pensieri e visioni meravigliose che non si devono più sognare ma si possono toccare con mano lasciando, allo scadere di questo paradossale incontro, una indefinibile sensazione di serenità che svanisce solo dopo diverse ore. Non avevo dubbi che SuperAmore dimorasse nel mio fantomatico universo, solo mi riesce difficile credere o forse abituarmi al fatto che per la prima volta e solo con lei, tale universo potesse manifestarsi nella realtà. Prova ad immaginare se il tuo sogno più meraviglioso si realizzasse nella realtà con le sue stesse caratteristiche, certo spesso i sogni non riflettono i sommi desideri degli uomini, ad eccezione di quelli che si definiscono ad occhi aperti , tuttavia i bei sogni hanno il pregio di regalarti, nei momenti in cui sono vissuti, delle gioie incredibili anche se immotivate (tutta questione di chimica); la realtà è certo più difficile e non basterebbe realizzare un sogno notturno per placare il disagio esistenziale che avvicina noi esseri che pensiamo profondamente, l’universo di Art rappresenta un’idealizzazione cosciente dei sommi desideri, ciò che insomma dovrebbe portare l’uomo a realizzarsi completamente. L’universo di Art contiene anche idee irreali o irrealizzabili, dove non basta un CD inserito in un lettore per accedervi, che si possono solo “sognare” appunto; un mondo unito ad esempio non appestato da corruzione, violenza, superficialità nei rapporti, un mondo in cui non si uccidono gli animali. Ma la realtà è ben diversa e quest’idea deve restare tale come del resto tutte le altre; tuttavia in quella parte dove dimora SuperAmore che conserva ancora l’idea Ivana dissociata ormai dalla sua forma reale, tale nuovo elemento rischia di creare un canale di collegamento con il nostro merdoso mondo. Credimi, è difficile accettarlo, e non solo perché la maggior parte delle forme che dimorano nell’U.A. non hanno le rispettive “versioni reali”, ma anche perché da sempre sono abituato a considerarlo come qualcosa in cui rifugiarsi quando è possibile, qualcosa da contemplare e non con cui interagire. Sembrerebbe un pensiero contorto, certo il fatto che possa fruire costantemente nella realtà di una parte dell’U.A. mi riempie di gioia suprema, ma non sono abituato a farlo, spesso imperano dei dubbi atroci conditi con la solita frase: Troppo bello per essere vero.

Io amo Cristina, la amo di SuperAmore e di questo ne sono certo, tuttavia anche lei prova per me lo stesso sentimento, ma come abituarsi a qualcosa che si è sempre rivelata una fregatura, e cioè che qualcuno diverso da me possa essermi così vicino.

I dubbi non mancano ma sento che stanno riducendosi, certi momenti mi convincono sempre più che Cristina è uno dei pochi (potrebbe anche essere l’unica) esseri umani che può compiere il miracolo, l’unica che possa fondersi con me per divenire un unico essere: l’ART con tutte e tre le lettere maiuscole. Ivana non mi ha mai portato a considerazioni del genere, i dubbi erano di gran lunga più superiori. Cristina, che meravigliosa scoperta!

A proposito di lei, credo che l’assurdo rapporto fra lei e F. sia agli sgoccioli, spero che nel più breve tempo possibile possa completamente dedicarmi a fondermi con lei e, quando ogni più piccolo dubbio svanirà, quando non sarà più necessario che lei mi ripeta che è stata, è e sempre sarà sincera con me, noi due saremo una sola persona e vivremo in un solo universo… magari impazziremo, ci trasferiremo in un posto sperdutissimo convinti che nel mondo regni la pace assoluta.

Che importa affannarsi adesso,
che importa soffrire adesso,
quali i veri problemi?
Che importa ciò che mi sta intorno,
che importa l’ipocrisia degli amici,
nessun vero problema adesso,
nel mio universo.
Cristina, solo Cristina importa…
una dolce constatazione che merita menzione:
mi sto trasferendo in lei.

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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