Oggi tanta gente sta pensando a come passare una serata romantica in compagnia della sua amata. Io non sto facendo altro che guardare le violette, che avevo intenzione di regalare a Tiziana, appassire sul mio comodino. Sabato Peppe ha festeggiato il suo compleanno. Certamente non sarei mancato per un’occasione che mi avrebbe permesso di vedere Tiziana dopo tanto tempo. Nel momento in cui si è gentilmente presentata alla porta e si è avvicinata a noi per salutarci, mi sono allontanato immediatamente, sono riuscito persino a sfuggire al suo sguardo. Imbarazzato e confuso forse sono gli appellativi più adatti ad esprimere lo stato d’animo in cui mi trovavo quella maledetta sera. Nonostante le proteste dei miei amici che mi volevano con loro, sono riuscito a isolarmi nella stanza di Peppe concedendo un momento di felicità al mio spirito tormentato con la buona musica dei Pink Floyd. Quando sono ritornato alla realtà Salvo C. mi ha portato in un angolo dicendomi: “Nicola, ti stai giocando un anno scolastico, chi è quella stronza per farti soffrire così e compromettere in tal modo il tuo futuro”. Prontamente ribattei: “Lei è la ragazza della mia vita, l’ho capito dal primo momento in cui l’ho vista, è scattato il magico clic che ti scombussola tutte le funzioni vitali, ti rendi conto che lei è il mio destino? Ho perso l’interesse per tutto, la mia vita senza di lei può essere paragonata a quella di un porco senza la sua scrofa del cuore”. E tutti e due siamo scoppiati a ridere, complimenti per l’ironia.
14 Febbraio 1989 ( martedì) ore 9:50
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