Vorrei scrivere mille parole e cercare in ognuna di essere una spiegazione che stento ormai a credere che esista.
La nostra vita, i nostri universi ruotano intorno ad una parola: amore. Può trattarsi dell’amore che riversiamo interamente in una donna o in una grande passione/ideale, può trattarsi di amore mistico o di semplice amore per il prossimo… l’aspetto comune di questi atteggiamenti è che cmq questo continuo dare, deve trovare un suo giusto ritorno, quando tale ritorno manca ci si sente frustrati, vuoti e inutili, le cose che facciamo perdono d’importanza e ci fiondiamo senza difese nell’abisso delle nostre emozioni più negative.
“Amore, il pozzo più profondo delle mie solitudini” ho scritto una volta, ed in quel pozzo ci sguazzo perchè in fondo so bene che i freni, i bisogni e tutto ciò che sconvolge la mia sensibilità sono solo nella mente.
Vorrei esser capito ad un solo cenno del capo, ma non posso pretenderlo… devo faticare per farmi capire, faticare per capire e soprattutto dovrei riuscire a lasciarmi andare a queste notti senza senso, alle occasioni di dimenticare, anche solo per una sera, che ho perso un amore.
Non riesco ad aprirmi al mondo, qualsiasi cosa faccia mi fa sentire perso e solo dopo un pò, quando le nebbie si diradano e le occasioni sono ormai perdute, capisco che il mondo intorno a me fa l’esatto contrario… e sono solo, solo perchè non sento nessuno meritevole della mia comprensione, lo stato del bambino ribelle che sfoga la sua rabbia contro chi non lo capisce.
Voglio cambiare questo copione ma non ne ho le forze: la fine di un amore non è poi la fine del mondo, ma occorre riuscire a rinnovarsi in fretta, cancellare in fretta …. CON TUTTO IL DOLORE POSSIBILE!!!