la guerra

19 Febbraio 2003
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2 minuti di lettura

Anche io esprimo le mie personali condiderazioni in merito a quello che sta accadendo, uno fra tanti, una voce che forse si unirà a quella del mondo o che magari resterà confinata in questa pagina… comunque non importa!!
In questi giorni ho avuto una strana percezione, mi chiedo se questa guerra non stia venendo sfruttata dai nostri cari politici come mezzo di propaganda. Da una parte i soliti sinistroidi e la loro demagogia del katz… come sempre riescono a strumentalizzare qualsiasi tipo di manifestazione popolare(lo facevano quando ero ancora al liceo con gli scioperi che organizzavano i più grandi per saltare qualche importante interrogazione), dall’altra questa classe politica assurda che prima si schiera a favore poi si rimangia tutto perchè… forse perchè l’opinione pubblica quando vuole sa cambiare le sorti di qualsiasi decisione.
L’unica posizione che rispetto è quella del papa, della chiesa in generale… loro almeno portano avanti con coerenza e senza mezzi termini l’ideale della pace universale (guai se non fosse così).

Gli Stati Uniti, nostri salvatori ai tempi dei tedeschi, adesso stanno sul katz a tutto il mondo; insomma, si sono giocati la faccia. Potrebbero avere ragione, magari fra qualche mese il nemico butterà giù l’Empire State Building… ma potrebbe anche essere una manovra economica, in fondo il vicepresidente USA ha una compagnia petrolifera, forse l’attuale dittatore iracheno vuole fargli pagare di più il petrolio e per questo GUERRA a lui.
Troppa confusione, a sentire le due parti ognuna ha le sue ragioni… si potrebbe affrontare con spirito cristiano la questione aborrendo la guerra in senso totale, però se il tizio avesse davvero brutte intenzioni e soprattutto ignorasse questa disposizione d’animo, sarebbe una pugnalata alle spalle annunciata, altre vite innocenti, e sottolineo INNOCENTI perchè sono quelli che ci vanno di mezzo, nel vento… cercando d’essere imparziali però, non si può negare che la popolazione irachena possa dire lo stesso, le bombe non cadranno certo sul dittatore ma sulla gente, magari cadranno sulle loro case… brrr, tremo al solo pensiero che da un giorno all’altro potrei trovarmi senza una casa, senza tutta la mia bella tecnologia e la musica a tenermi compagnia, senza termosifoni per non patire il freddo, senza la tv, l’Hi-FI, il pc, il pianoforte digitale.
E’ vero quanto dice il papa, spesso si fa guerra senza pensare alle conseguenze sulla vita della gente comune durante e dopo l’intervento militare.
Alla fine sono persone come noi, la differenza è che al posto di avere Berlusconi hanno Saddam Hussein, forse il caro Silvio e quelli come lui un secolo fa sarebbe stati proprio crudeli quanto il rais iracheno, forse lo sono anche adesso ma si limitano per la scaltrezza inquietante tipica dell’occidentale; alla fin fine anche la società occidentale uccide il proprio popolo, e lo fa con armi subdole, lo fa con la TV, coi falsi miti, colle mode e sfruttando la piattezza spirituale di una generazione senza spina dorsale, li uccide nel cuore e nell’anima… però l’opinione pubblica non ne è consapevole, se un ragazzino di 11 anni uccide una sua compagna, la colpa è sua, mica della tv e dei falsi miti.

E allora si… voto contro la guerra e a favore di uno scontro a mani nude tra tutti i potenti della terra… un bel ring e giù dentro Bush, Blair, Saddam, Silvio eh eh… che se le risolvano da UOMINI le loro questioni sti stronzi!!!

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

2 Comments Leave a Reply

  1. ciao nico, sono valerio, è la prima volta che ti scrivo. legendo il tuo intervento ho riflettuto molto, così ho pensato di riportare come commento un frammento significativo di un mio recente scritto: “… ad un certo punto mi resi conto che la natura era grande e bella, mentre io ero piccolo ed insignificante…ma questa consapevolezza mi diede la forza di reagire..così ricominciai da zero, capii che potevo crescere, che avrei potuto stravolgere il mio destino, se solo avessi voluto..
    quello che sarebbe successo dopo dipendeva solo dalla motivazione interna, dallo stimolo di vita che ogni uomo dovrebbe cercare nel proprio profondo.
    quel fremitio interiore, quel senso di smarrimento che assale ognuno di noi alla luce di un nuovo giorno, quando il mattino porta con sè il suo alone siderale, e il sole
    sorride al mondo con la sua luce astrale, è solo un’acceno di cio che potrebbe essere “vivere”.
    “vivere” significa principalmente amare, e amare è vivere; è la necessità primaria dell’essere umano, tolta la quale niente ha più ragione d’essere. Ma vivere è anche
    rispetto, sacrificio, bontà d’animo e soprattutto amicizia, una virtù sacra; però tutto diventa nulla se non cè amore.
    se ogni uomo aprisse il su cuore,se ogni uomo fosse disposto ad ascoltare, se tutti riuscissimo a sentire perennemente quel fremitio, allora forse riusciremmo a capire
    che ciascuno di noi vale, ciascuno di noi è importante, ciascuno di noi è unico; e questa unicità ci differenzia, ma al contempo ci unisce, rendendoci fautori di speranza..
    allora forse potremo capire che la stessa sofferenza non ha più motivo di esistere, in un mondo libero dall’odio e dal dolore, privo di tormenti e di guerre,
    un mondo che mai verrà.

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