Ieri sono stato folle, folle come un innamorato cieco davanti alla realtà delle cose. L’ho chiamata a mezzanotte, sono stato folle, le ho detto che volevo vivere per sempre con lei, che l’avrei sposata. E lei, insisteva ancora con la sua libertà… ma perché mai questa libertà prima di ogni cosa, prima di me… poi la promessa che ci avrebbe pensato… tutta la notte ho riflettuto su questo, se fosse giusto per me principalmente aver ceduto così bruscamente solo perchè la vita senza di lei è un inferno… in fondo lo dicono tutti, le delusioni d’amore sono così: all’inizio lei ti sembra l’unica ma pian piano l’amore va via e non resta più niente.
Adesso sto ancora male, le parlerò lo stesso anche se sono molto pessimista… spero che Dio mi stia accanto anche se i maledetti dubbi sulla sua esistenza mi impediscono di apprezzarne appieno il conforto.
Adesso comunque capisco come doveva sentirsi lei quando le dicevo che forse non l’amavo, che avevo bisogno di tempo. Quando senza batter ciglio mi sono portato via le cose da casa mentre lei piangeva chiusa in camera da letto, quando l’ho lasciata sola per due giorni a piangere disperatamente. Non si riesce mai a capire veramente il dolore degli altri quando non lo si prova su se stessi. Se l’umanità soffrisse di più forse ci si aiuterebbe maggiormente.