Chi riuscirebbe a parlare dei giorni “no” senza lasciarsi travolgere dalla caustica constatazione che non c’è proprio nulla di cui parlare perchè i giorni “no” sono dei giorni e basta, giorni che magari passano lasciandoti com’eri prima, o che cambiano profondamente tutto quello in cui prima credevi, giorni di passaggio insomma, di quelli che servono per farti sentire meno bruscamente i vari trapassi di coscienza. In questi giorni mi sento vuoto, chiuso, inutile, incapace di fare qualcosa di utile, incapace di fare semplicemente, falso perchè inquieto, falso perchè impaurito dai miei stessi pensieri, paranoico perchè tutti ce l’hanno con me, ed io ce l’ho con tutti. Paura, diffidenza, senso di sconforto ed incapacità di credere in ciò cui ogni uomo deve credere; esiste Dio, mi guarda, ha un progetto per me… esiste un mondo interiore, esiste la vita? Ecco un giorno “no”, nessuna cura esiste, nessuna medicina guarisce la mente da questi fottuti ostacoli del tempo; aspettare? Fino a quando, fino a dove… sono giorni “no” o semplicemente la mia vita?
I giorni "no"

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.
1 Comment Leave a Reply
Lascia un commento Annulla risposta
Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.
Ultimi articoli

Essere adulti fa schifo
28 Marzo 2025

a Gianni Cavalieri
16 Marzo 2025

E’ nato Semino
9 Febbraio 2025

Abbasso il suffragio universale
6 Novembre 2024
Commenti recenti
Le ultime da Diario

Insicurezza e genitorialità
Oggi mi sono fermato a pensare ad uno degli aspetti che più stanno dandomi filo da torcere nel mio acquisito ruolo di

Succedeva 3 anni fa
Sono passati 3 anni esatti da quando, entusiasta per il nuovo Chromebook (che comunque ho venduto qualche mese dopo), sono andato alla diga

rumore
Ha ragione Francesca… il silenzio a volte diventa un rumore insopportabile. Assordante, incomprensibile farfugliare di pensieri, non c’è musica che possa fermarlo,

a proposito dello stress dei nostri giorni
Va beh… oggi è la giornata dello stress! Sarebbe il massimo se potesse essere dichiarata festa nazionale “la giornata dello stress”, un

27 Febbraio 1995 (lunedì) ore 16:40
Il foglio di congedo è arrivato via FOM e, dopo aver sbrigato ad Augusta le dovute pratiche, il 9 di questo mese
Sei stato segnalato da Bloggando. Ti aspettiamo. Ciao