10 Ottobre 2012
ore 13 – Aereo per Palermo
Troppo difficile scrivere della fine del cammino, non mi è venuto nulla in mente che non fosse un pensiero triste e malinconico misto ad un pizzico di apprensione per quello che mi aspetta nella “vita reale”.
Fino ad ieri, a Santiago, sono tornato ad apprezzare la compagnia grazie a Diego che è venuto apposta per darmi l’ultimo saluto: una birra insieme, un paio di churros pucciati nella cioccolata calda e due doverosi orucho quasi a chiudere la parentesi di viaggio insieme… perchè è stata la prima volta che ci siamo incontrati che abbiamo brindato al cammino con l’orucho, poi c’è stata l’avventura della discesa della costa. In serata invece l’incontro fortuito con Jennifer e Hajime, due pellegrini incontrati alla fine e con cui ho avuto il piacere di brindare la sera dei miei 40 anni, che mi hanno invitato a Casa Manolo a chiudere l’ultima notte a Santiago in bellezza ed io, nonostante il programma di cenare con barrette, ho accettato volentieri; la serata è andata bene fino al momento dell’ineluttabile separazione.
Alla fine un ultimo sguardo alla cattedrale e di corsa in camera… pensavo di scrivere, mi ero anche portato la moleskine ma niente, solo una poesia sull’autobus che da Fisterra mi ha riportato a Santiago, un’espressione di sentimenti spontanea e senza filtri.
Ci sarebbero tante cose da dire sull’ultima tappa, a partire dall’ardua traversata del monte con intorno una nebbia da film horror: 3 ore di camminata ininterrotta con la musica a tenermi compagnia quando il silenzio si era fatto decisamente inquietante e poi l’arrivo a CEE, per rivedere ancora l’oceano, con davanti un piatto di caldo gallego che mi ha fatto immaginare il Paradiso, ed ancora avanti, sotto la pioggia, nella nebbia, fino alla spiaggia di Fisterra dove senza troppe cerimonie mi sono spogliato nudo tuffandomi nell’oceano gelato.
Tante emozioni, troppe per poterle mettere adesso su carta, preferisco sentirne ancora addosso il calore prima che passino alla parte razionale, ed è proprio questo che farò…
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Musica nel video: John Denver – Take Me Home, Country Roads
:)
Ciao Martina :) e già… dopo la prima intossicazione la certificazione sanitaria è diventata obbligatoria… mannaggia, e pensare che i primi giorni la raccoglievo dai monti
sensazioni uniche ……..mente vuota cuore pieno….
il mio sogno!!!!!
Anch’io sono veramente felice di aver avuto la possibilità di fare il Cammino di Santiago :-)
“Aqua potabile” solidarietà da pellegrino