Donna! Cosa ci lega davvero ad una donna?! Me lo chiedo troppo spesso da quando ho rischiato di perdere lei; mi chiedo, caro diario cibernetico, se l’uomo sessualmente distinto possa davvero amare una donna, che non sia solo il naturale soddisfacimento del bisogno di: sesso, compagnia, costituzione di un’identità, che riesce poi a sublimare perfettamente nell’amore per un figlio.
Qualche tempo fa ragionavo sui possibili accostamenti, forse eretici, tra l’amore inteso in senso religioso e quello terreno.
Quando idealizzato (e di conseguenza mai interamente posseduto), l’oggetto del proprio amore diviene essenziale, indispensabile e fonte continua di energie kreative.
Quando reale rischia di essere perso di vista, di essere frainteso… proprio qualche giorno fa, un amico di vecchia data ha tenuto un discorso sulle libertà incidendo come epitaffio sulla tomba del proprio amore “il matrimonio lo uccise”.
Ed io… cosa aspetto, che lei mi scappi di nuovo?
Ciò che si desidera davvero, non esiste, dacchè nel momento in cui lo ottieni, muta… grazie Dio per come male tu ci abbia fatto, sarebbe stato troppo facile vivere.
p.s.
Non me ne volere Signore per queste mie parole, io non sono responsabile, tutti noi non siamo responsabili della società che ci hanno costruito intorno, purtroppo come esseri sociali ne subiamo l’influenza ed è questo maledetto schema sociale che nasconde l’io interiore di ognuno, scoprendo solo quello esteriore, marcio e vuoto, che si nutre di tette stampate ovunque, macchine nuove fiammanti e discoteche.
“L’uomo moderno vive nell’illusione di sapere ciò che vuole, mentre, in realtà, vuole soltanto quel che ci si aspetta che voglia. ” (E. Fromm)
Molto bello questo blog ;)