Cosa c’è di nuovo?
Cosa mi riporta ancora ad insistere su questi argomenti, considerato tutto quello che ci sarebbe da scrivere?
Qual’è il nuovo dramma? La nuova malinconia?
La tristezza pungente che accompagna questi giorni, l’indifferenza di lei, la solitudine interiore, mille gocce di acido che penetrano, squarciano, devastano senza pietà questa testa, questo cuore… il veleno ha già raggiunto lo stomaco.
Ascolto i sussurri del passato: “ricordi antichi e disperati, di amori inutili e sprecati, che pur parevan dolci e veri”, ma più intenso e feroce il ricordo di lei, l’ultima e la prima, 6 anni in compagnia di un’ideale erroneamente trasferito in un corpo o forse di un’anima male interpretata.
Potrei dire a me stesso: non mi ama più o forse non lo ha mai fatto, ma tutto questo è comunque un problema suo, nessuno può criticare o giudicare il fatto che l’ho amata davvero, profondamente, e di questo amore mi sono nutrito, per scriverne, ed ogni giorno sentire e gustare il sublime piacere del poter amare, quel sentimento che ha cullato le angosce esistenziali, mie fedeli compagne, stralunato dalla dolcezza del suo viso, coccolato dal calore del suo corpo; ho sentito, ed ancora ricordo con malinconia, una pace non raggiungibile in altro modo.
La fiamma si è alzata imponente, adesso è più bassa, illumina a malapena il mio cuore ferito, perde sempre più la sua forza, ed ogni centimetro è un dolore, il mio dolore…
Nessuno mi toglierà questo amore/dolore, andrà via da solo, quando il cuore lo riterrà opportuno, quando sarò pronto per bastare a me stesso.
Ma un amore… un amore può essere esclusivo? Puoi amare una persona per una vita intera senza essere ricambiato?
Non è forse questo un indice di insicurezza, di scarsa autostima, di paura del nuovo e ancora di frustrazioni e nevrosi che magari mi porto dietro dall’adolescenza… oppure è vero quanto scrivono i poeti?!… che l’amore vero è comunque esclusivo; quell’amore che continua a lacerarti anche se di “stare insieme” non si può più parlare, quell’intimo calore che trasuda dalle fotografie, dai momenti trascorsi insieme, da uno stupido piumone invernale che rievoca la dolcezza di una promessa spezzata.
Bisognerebbe pulire il fondo,liberarsi una volta per tutte… forse la soluzione è partire per una terra lontana, lasciarsi il passato alle spalle.
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore, dicono.
E se nel buio di una camera d’albergo sognassi lei?! Allora urlerei al cielo: perchè, perchè questo amore ha dovuto prendere proprio me.
Più tardi le parlo… ho voglia di raccontarle di quest’amore esclusivo
….sono andata nel motore di ricerca,…ho inserito la frase voglia di amare…mi si è aperta questa schermata..ho letto le tue parole…poi alzato lo sguardo piu su….ho letto una frase…un indirizzo..wwww.morte diun amore…………se ti va leggi il mio blog…capirai perchè ora il tuo mi è cosi caro…oggi in questo giorno…qualcuno ha voluto rispondermi…tramite te ..ne sono convinta…dolci baci..infinitamente ..paola..
Un grande scrittore francese così diceva:
“Plaisir d’amour ne dure qu’un moment/chagrin d’amour dure toute la vie”
La poesia ci conforta più di tutti i ragionamenti e ci aiuta a sperare nell’avvenire…
L’amore è esclusivo, come vogliono i poeti. Le altre specie d’amore ( e ce ne sono tante ) non sono il vero sentimento, che ti prende e non ti lascia per molto tempo.
Magari passerà. Rimarrà soltanto come una luce lontana, che illumina il presente per farti capire se sei nuovamente innamorato oppure no.
La fortuna consiste nell’averlo provato quel fuoco, perché non è concesso a tutti e nella stessa misura.
Quindi puoi dire: io la felicità l’ho avuta.