Sono giorni freddi, pause infinite
odori che chiamano colori
rifiuti spacciati per inviti
lutti elaborati, per mille volte ancora
e non c’è fine, non c’è magistero
per le anime invincibili che hanno smesso di sentire
uno, tre, cinque da gestire
ed ognuno di loro
narciso
certo d’esser l’unico
non c’è magistero
per chi lotta senza cuore
e per chi non si accorge
che così muore