Questo breve testo vuole dimostrare come sia possibile raggiungere una condizione di pace universale tra gli uomini.
Da quando quel bipede bestiale volgarmente chiamato Uomo ha messo piede per la prima volta su questa meravigliosa terra, e’ riuscito a superare persino le belve in quanto ad aggressivita’: guerre, omicidi, parricidi, uxoricidi, aborti, furti ed aggressioni, truffe, ingiustizie, in poche parole solenni bastardate verso il proprio prossimo. Ragionando un attimo sul senso di questa lotta si arriva all’ovvia conclusione che l’uomo, prima di venire al mondo, deve aver contratto un terribile virus che continua a trasmettere di generazione in generazione. La simpatica creatura potrebbe avere la capacita’ di scatenare la violenza nell’animo di qualsiasi essere umano, anche di chi si definisce pio ed incapace di far della male ad una mosca. Questo naturalmente cozza un po’ con le tesi religiose secondo le quali, in quanto ad immagine e somiglianza del suo creatore, l’uomo dovrebbe nascere geneticamente buono (agnus) … ma e’ un’altra storia, ne parleremo in qualche altro contesto.
Bisogna comunque riconoscere all’uomo, sebbene i casi siano molto limitati, la capacita’ di soffocare questo istinto bestiale (prima che diventi una malattia)… riflettendo sulle ragioni per le quali un uomo e’, alla radice, bastardo (lupus), credo si possa ricondurre tutto ad un unico pensiero: tu hai cio’ che io non ho e per questo ti combatto cosi’ che io possa avere cio’ che prima non avevo e che tu adesso hai e in tal modo esserti superiore. E allora?? …allora, evidentemente, ogni violenza avrebbe la sua comune causa nel culto dell’avere. Le guerre si fanno per conquistare piu’ potere (e piu’ territori, e piu’ soldi, e piu’ prestigio) a danno del perdente che in tal modo si pone in condizione di inferiorita’ e che gia’ cova in se’ un desiderio di riscatto del maltolto. Questo per i grandi stati come anche per l’uomo comune che magari ruba il/la ragazzo/a all’amico/a piu’ stretto/a perche’ la/o desidera per se’, o per la piccola e grande delinquenza. Se non ci fosse questa esasperata tensione all’accaparramento, a qualsiasi livello, nel mondo non ci sarebbe delinquenza… ovviamente la cosa non e’ realizzabile perche’ l’uomo deve accumulare merce per se’ stesso durante la vita, anche se poi dovra’ lasciare tutto.
Pace universale e’ quindi un desiderio dei soli santi che restera’ per sempre una bella utopia.
Del criminale
in memoria di Giuseppe Mezzasalma
Tante volte sono tornato a riflettere
sulla criminalita’
sul senso del male innato nell’uomo
sul significato suo piu’ profondo
E’ come trovarsi d’un tratto
nel buio profondo del nulla
giacche’ cio’ che non e’ amore
e’ buio e freddo.
Mi astengo dal giudicare un criminale
per non dovere giudicare il mondo intero
Qualsiasi crimine pare che nasca
dal desiderio di qualcosa che non si possiede:
chi non ha mai vissuto sogna di uccidere,
nella speranza di poter assorbire l’alito vitale della sua vittima,
ma lo farebbe se qualcuno gli insegnasse a vivere?
Chi non ha mai amato, spende la sua intera vita ad odiare,
ma lo avrebbe mai fatto se qualcuno lo avesse amato davvero?
Chi non ha mai avuto niente, sogna la proprieta’ altrui,
ma avrebbe bisogno di rubare se qualcuno gli donasse?
Ed io stesso, ho sempre bisogno di quelle conferme
che il mondo non riesce a darmi,
e allora mi nutro di verita’ sensazionali
non meno insensate di quelle comuni
Odio il mondo… per i suoi schemi
e lo faccio perche’ non mi sento davvero amato
Sono un uomo, e cioe’ dovrebbe aiutarmi a vivere in me
magari un giorno uccidero’ anch’io
perche’ nessuno mi ha insegnato a rispettare me stesso
Nell’amore mi illumino di speranze
ma e’ pur sempre un patrimonio fuggevole
Sono solo, e’ uno strazio
solo un attimo e mi sento insensato
ma e’ sufficiente perche’ prenda un coltello
con in testa un unico folle desiderio.
E stata l’unica cosa davvero importante
e lui e’ riuscito a sottrarmela,
quattro righe su un foglietto
“continuero’ ad amarla, e per questo muoio
perdonami”,
poi di fronte a lui
un solo colpo…
ma non pensate che sia un criminale
l’amore mi ha ucciso.
L’ho sentito sapete,
alla 17esima l’ho sentito,
il grido del cuore…
perche’ l’hai fatto?!
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Nicola Randone
con il prezioso aiuto intellettuale di Emanuela Fragala’