21 Novembre 1989 (martedì) ore 11:00

21 Novembre 1989
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Non mi frega più un cazzo di niente. Ho trovato il modo di godere della mia sofferenza; a scuola ho conosciuto un ragazzo ok di nome Ciccio. Ieri mattina siamo andati in montagna a visitare i posti in cui andavo con gli “amiconi”. A un certo punto mentre pensavo alla mia triste situazione, dalla tasca ha uscito una piccola tavoletta nera e ha cominciato a squagliarla sull’accendino. Ci siamo sparati una canna micidiale, non ricordo neppure che avesse potuto avere quell’effetto la prima volta che l’ho provata. Mi sono sentito in completa armonia con la natura, e tutto il dolore che ho accumulato sembrava staccarsi da me, lo potevo contemplare dall’esterno e godevo di quella splendida emozione. Si può veramente vivere bene con l’hashish e credo che proverò anche l’acido; Ciccio mi ha descritto le bellissime allucinazioni che gli ha causato. Ho letto anche un libro di Huxley che descriveva, sotto l’effetto della mescalina, un mondo che il nostro cervello non percepisce perché atrofizzato in certe parti che la mescalina risvegliava grazie a delle combinazioni chimiche contenute in essa. Sono curioso di scoprire cosa c’è al di là del nostro mondo e chissà se in tal modo non potrò finalmente gioire come tutti. Stamattina mia madre ha minacciato di rompere tutti i miei dischi se salavo ancora la scuola, ed io ho rotto il vetro della finestra e spaccato tutti gli armadi per la rabbia. Mi sono sentito supremo e finalmente in grado di gestire la mia vita.

Questa nebbia distrugge, questa nebbia flagella.
Uomini, donne e bambini distesi sul cemento delle strade
un vecchio con gli occhi bruciati urla al sole il suo dolore,
una madre innalza al cielo il suo bambino nato morto.
Questa terra, questi alberi, questi animali, questa aria,
l’uomo annienta ogni giorno e poi aspetta di annientare sè.
E vaffanculo all’uomo…

L’altra volta ho incontrato un amico che suonava nel mio gruppo,
gli ho chiesto come gli era andata fra la sua ex ragazza e un farabutto
Lui si è fatto scuro in volto, poi mi ha detto che era morta
mi ha raccontato la vicenda: la attendeva nel portone e dopo averla violentata
con un coltello l’ha squartata, lui mi ha detto che se lo trovava, tutto il braccio gli tranciava.
Quando penso che nel mondo c’e tanta spazzatura mi chiedo… cosa ne sarà della gente come noi

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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