In tutta sincerità, devo ammettere una cosa: a distanza di quasi dieci anni dall’esordio, e dopo quattro album via via sempre più complessi e ambiziosi, l’opera di Nicola Randone a cui mi sento tuttora più legato è proprio il suo primo lavoro solista, quel Morte di un amore in cui era presente la delicata e melodica ballata Tutte le mie stelle. Con questo non voglio dire che la produzione successiva, culminata nello spettacolare concept Hybla, a cui Randone ha dedicato anche un bel dvd, sia meno riuscita: semplicemente, forse, la vicinanza del “padrino” Beppe Crovella (Arti e Mestieri) può aver contribuito ad attrarre Nicola verso lidi progressivi e dunque, per definizione, più articolati e variegati, anche se a onor del vero il folletto siculo ha sempre mantenuto intatta la sua vocazione cantautorale. Sarà un caso, ma proprio quando Randone riprende nuovamente in mano tematiche legate al rapporto amoroso, e alla sua fine, perché è questo il tema che lega tra loro tutte le sedici tracce che compongono Linea di Confine, tutti i meravigliosi equilibri che ci avevano fatto innamorare della sua musica riemergono intatti e anzi rinsaldati e rinforzati dagli anni che sono passati: Nicola, con la preziosa collaborazione di Carlo Longo alle orchestrazioni e al co-arrangiamento dei brani, pennella infatti un pugno di poesie in musica, nella tradizione dei migliori cantautori italiani e non solo, riallacciando un filo con gli episodi più intimi e acustici di gruppi storici del prog italico come Le Orme, New Trolls, PFM, fino alla sensibilità crepuscolare di un Gianni D’Errico. Ma è la figura di Franco Battiato, forse più di ogni altra, a emergere con forza, soprattutto nella prima parte del lavoro, contraddistinta dall’utilizzo di timbriche di tastiera sintetiche in abbinamento agli strumenti acustici, e dal modo teatrale e narrativo di Randone di sviluppare la parte testuale. Linea di Confine, disponibile anche in una versione limitata con libro di 100 pagine allegato, è il capolavoro di Nicola Randone. www.nicolarandone.com (P.C.)
review from Wonderous Stories
Le ultime da Linea di confine Review
review from Vitaly Menshikov from Progressor
FIVE STARS Prolusion. RANDONE is a modern Italian band, led by singer and keyboardist extraordinary Nicola Randone. “Linea Di Confine”, their fifth
review from Marty McFly (ProgArchives)
I was attracted enough to start my pursuit of Randone’s studio albums after I heard their work with Spaghetti epic and others
luca alberici from Tales of Wonder
Mai come in questo caso è fondamentale e funzionale al commento della nuova fatica discografica di Nicola Randone “Linea di confine”, conoscere
review from psarros (Prog Archives)
The majority of the press considerded ”Hybla Atto 1” to be Randone’s most ambitious and mature effort.The same thing applied for Nicola
review from Conor Fynes
It was a very pleasant surpise to see this waiting at my doorstep one day. Having not even heard of the work