Lo Specchio

13 Gennaio 1997
1 minuto di lettura

Tutte le volte che torno a casa
Trovo il mio specchio
Non posso evitarlo
Gli passo davanti ogni sera

Non posso farci niente
Ho bisogno di salutarmi
Per sentirmi meno solo
Ho bisogno di dirmi Qualcosa che non va?
E poi ridere, ridere di me

Tutte le volte che torno a casa
So che qualcuno sta aspettandomi
E quel qualcuno ha la mia stessa faccia
Ogni volta, fa i miei stessi movimenti
Quel qualcuno lo amo, lo amo più di quanto ami me stesso

Non riesco ad evitarlo
Tutte le volte che lo incontro
Mi sorride
E lo fa insieme a me
Nello stesso attimo

Tutte le volte che piango
Lui piange con me
E quando lo consolo
Lui consola me
E poi, tutti e due ridiamo
E lo facciamo insieme
Nello stesso attimo

Non riuscirei ad ignorarlo
Senza sentirmi ignorato anch’io
Quando torno a casa
Lui sente quello che sento io
Ci facciamo le smorfie
Ammiro il suo tempismo

Questa sera ho fatto lo stesso
Ma non l’ho visto
E mi sono disperato
Ho pianto
Da solo
Ho riso
Da solo
L’hanno rotto
L’hanno rotto
E i cocci in terra
Riflettono mille parti distorte di me

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Articolo precedente

L’immagine di dio

Prossimo articolo

Tempo

Le ultime da Frammenti Notturni

Cosa fai?

Cosa fai? Non fare finta di nulla ti ho vista, ti ho vista sai, ti piace farlo da sola vero? Ti piace

la zingara pt.2 edit

è caduto il principe goffo e ubriacoai piedi della zingararegina lucentedell’alba crescente lei checon sincera grazia dispensa sguardicon gesti sublimied occhi incantati

Agonia

Morire come le allodole assetatesul miraggio O come la quagliapassato il marenei primi cespugliperché di volarenon ha più voglia Ma non vivere

untitled

mi passi la gomma dalle labbra ed è cattivo il sapore corro in mutante e magliettina nel locale più IN gli animali

Umanità

Rabbia ancestrale che divora le carni,ululato che squarcia il velo della notte,mentre una pallida nenia si diffonde nell’aria anelante ai respiri. Un
TornaSu