Le quattro candele

12 Marzo 2008
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1 minuto di lettura

Quoto questo dolcissimo racconto scovato nel web, mi ha molto emozionato, spero possiate ricavare anche voi le medesime sensazioni:

“Questa è la storia di quattro candele che, bruciando, si consumavano lentamente. Bruciavano e si consumavano inutilmente perchè, dicevano loro, “nessuno si cura di noi , nessuno approfitta della nostra luce e del nostro calore.”

Così si espresse la prima candela: “Io sono la Pace, gli uomini non riescono a mantenermi, penso proprio che non mi resti altro da fare che spegnermi”. Così fu e a poco a poco la candela si spense.

Anche la seconda candela , vedendo spenta la prima, a poco a poco si lasciò prendere dallo sconforto e disse.” Io sono la Fede, purtroppo non servo a nulla. Gli uomini non ne vogliono sapere di me e perciò non ho motivo che resti accesa. Una leggera brezza soffiò su di lei e si spense.

Triste e sconsolata la terza candela a sua volta disse:”Io sono l’Amore.Non ho forza per continuare a rimanere accesa. Gli uomini non mi considerano e non comprendono la mia importanza. Essi odiano perfino coloro che più li amano: i loro familiari“. E senza attendere oltre la candela si lasciò spegnere.

Inaspettatamente un bimbo in quel momento entrò nella stanza e vide le tre candele spente. Impaurito per la semioscurità, disse: “Ma cosa fate! Voi dovete rimanere accese, io ho paura del buio“. E così dicendo scoppiò a piangere.

Allora la quarta candela, impietosita, disse:” Non temere, non piangere: finchè io sarò accesa potremo sempre riaccendere le altre candele. Io sono la Speranza!”

Con gli occhi gonfi e lucidi di lacrime, il bimbo prese la candela della speranza e riaccese tutte le altre.

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

3 Comments Leave a Reply

  1. Ciao nicola dire che c’e poco da ringraziare ,anche perche cio che ho scritto e quello che pensavo,purtroppo anch’io come tutti sto attraversando un brutto periodo ,ma quelle parole mi anno vermante colpito ……un abbraccio

  2. ciao Alessandra
    grazie per il tuo commento… anch’io, quando l’ho letta per la prima volta, mi sono commosso… quando si dice che la speranza è sempre l’ultima a morire (…sospiro)
    Un abbraccio anche a te e buona vita
    nicola

  3. Buongiorno a tutti coloro che mi leggeranno, mi sono soffermata a leggere questa storia e mi ha veramente commesso ,forse perche e proprio l’ultima candela che mi permette di andare avanti……un abbraccio

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