Rosse le macchie sul mio braccio
indomito lo stendo
cercando il suo spessore
Bianca la benda sul ginocchio
nelle notti di Agosto
a percorrere la via
Ale, sul tuo viso riposato
ora fermo il mio sorriso
a raccoglierne il calore,
mentre Roberto
si ricorda della notte
sotto il cielo addormentato
nel separarci a coppie
Ah, sogno
tra conigli rosa
l’oblio del papavero
e nel bisogno la riscossa
Ah, amo
ogni cosa della terra
il rumore del silenzio
ove dolce la mia regina annega
Folle ingenuo ed immortale sentimento
condiviso con le stelle
torna alla mia pelle
perchè possa ancora ricordare
la poesia del mostro che abita il tuo cuore
L’amore invoca silente
il fumo di una nave all’orizzonte
quando in terra non rimane altro
che la cacca di un camaleonte.