C’è chi nel piacer ti aiuta
mentre il tricipite ringrazia
e c’è chi resta inerte
a riempirsi di lussuria sul tuo sguardo
per offrire il corpo nudo a figli in potenza
Hai dato il tuo sangue
al becchino del paese
sui tumuli muschiati e le lapidi annerite;
porta l’anima a quel prete
che ti fa l’occhiolino dalla cripta di famiglia
C’è chi disprezza il fiume bianco
sbattendo ai quattro punti cardinali
l’asse malconcio castigatore d’infedeli;
porta i gioielli a quel prete
che ti fa cenno di seguirlo
nella cripta di famiglia
Ho parlato a vanvera
e toccato e palpato,
col calore sudato
ho asciugato i tuoi gemiti inodore
e la bocca non si è frenata dall’esplodere in una rumorosa risata
a sentire parlar dell’amore
della sua qualità…
l’onestà
Ridi piangi muori
e scava ottusa la matta
sopra la panca
la capra è stanca
sotto la panca
l’amore crepa
con le mura delle case sulla collina
fondate con argilla e fango lascivo
sopra la panca la capra è stanca
e perdi la matta incalzata
dai discorsi di un mostro
che reca acqua al suo bacino
e che fa il bagno in un acquitrinio
sotto la panca l’amore crepa
umetta la foglia che cade al suolo
mentre mastichi semi di zucca
col culo al cielo e la bocca a nolo
ah, onestà nell’amore
è sparire nel nulla
e lo stesso sentirne l’odore
la matta ballava sul tetto di paglia
mentre il porcellino rosa
stendeva calce e mattoni
sulla sua bella casa
portandone il valore al cospetto
del suo matto architetto
ah, questa è fedeltà
una casa a prova di lupo
dove murarsi dentro
ad aspettare che il cuore si geli
al pensiero del sole ch’è rimasto fuori