Sono pochi i film che al giorno d’oggi riescono a toccarti il cuore arricchendoti. Credo che, come per la musica, anche il cinema sia fortemente condizionato dalla cinica analisi da parte dei produttori del livello di alfabetizzazione culturale del popolo (aimè piuttosto basso ritengo).
Tuttavia, forti di alcuni “attori” che hanno saputo conquistarsi la stima della gente, i produttori ogni tanto danno al regista carta bianca (o quasi), ed in quanto artisti: regista, attori e sceneggiatori riescono a produrre capolavori del cinema… non parlo del cinema d’autore, spesso chiuso in schemi accademici e nel cinismo dei nichilisti del nuovo millennio, parlo di Hollywood, della roba che fa vomitare gli “esperti”, ma che tuttavia, con un copione degno di nota (Stephen King) e attori del calibro di Hopkins, tira fuori ogni tanto dei gioielli accessibili a tutti. E’ il caso di Cuori in Atlantide… molta poesia, tanto sentimento dietro una storia normale, un pò come il Paziente Inglese o Viaggio in Inghilterra… “il primo bacio è il metro con il quale misurerai tutti gli altri, non riuscendo più a trovarne un altro all’altezza del primo”; “il tempo è un baro cinico”… e così via… molta malinconia condita da una tristezza che attanaglia il cuore, eppure circondata da una forza vitale strepitosa ed un coraggio straordinario che gli interpreti sanno ben comunicare, il coraggio di vivere “nonostante tutto” senza lasciarsi trascinare dalla vita, senza la paura del buio… consiglio a tutti di vederlo, ieri ho passato una bella serata con una tv decisamente positiva.