“I tuoi occhi sono come due smeraldi incastonati nel marmo, la tua fronte è alta e levigata come quella di una statua greca, i tuoi capelli sono come fili d’oro che luccicano al sole, le tue labbra sono due petali di rose, il tuo stesso nome Luisa è dolce come il polline che vola soffiato via dal vento primaverile… dammi mia signora un segno perché possa rubarti un bacio” le strinse la mano, avvicinò il suo viso a quello di lei che avanzava ad occhi chiusi socchiudendo le labbra. Un attimo prima che le due labbra si incontrassero lui girò il viso di sbieco, la baciò sulla guancia e poi, spingendola in avanti tenendole le spalle fra le mani le disse “Ci sei cascata, ci sei cascata”. Lei dapprima rise, poi gli lasciò andare uno schiaffo in pieno viso, infine scese dalla macchina e con le chiavi gli lasciò la firma sulla carrozzeria, naturalmente non si limitò solo a far questo: gli distrusse a calci lo specchietto retrovisore infierendo infine sui tergicristalli. Lui continuava a ridere ma dentro di sé lo preoccupava il blocco psicologico di cui da un po’ di tempo era vittima, solo qualche giorno dopo capì che era lei ciò che gli importava di più. Quando la rivide la trovò con un tizio dalle pelle scura e il fare intelletual-alternativo, non si riprese più dallo shock, impazzì del tutto.
Conseguenze drammatiche
12 Settembre 1996
1 minuto di lettura
Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.
Ultimi articoli
Abbasso il suffragio universale
6 Novembre 2024
L’IA e la futura estinzione della creatività umana
16 Febbraio 2024
Ciao gioia!
9 Febbraio 2024
Commenti recenti
Le ultime da Frammenti Notturni
divagazione numero 9 (onestà… fedeltà)
C’è chi nel piacer ti aiuta mentre il tricipite ringrazia e c’è chi resta inerte a riempirsi di lussuria sul tuo sguardo
La cometa
Colori, luci Immagini suoni Penetrano nella corteccia Giocano con la mia testa Sogni infantili persi in qualche angolo di memoria ed io
divagazione numero 8 (cacca di camaleonte)
Rosse le macchie sul mio braccio indomito lo stendo cercando il suo spessore Bianca la benda sul ginocchio nelle notti di Agosto
introspezione numero 10 (temazcal)
temazcal chiedo il permesso di entrare con le ginocchia doloranti sulla pelle del pianeta ad accogliermi non c’è pace ma l’oscuro nemico
Poesia di notte
Lontano dal castello del re oggi sospiro inerme infelice la scelta di una strada alternativa irta di dubbi rinfrancata dal sorriso della