Pallidi amanti,
che si penetrano,
che camuffano,
con gesti comuni (ipocriti!),
il desiderio di penetrarsi,
soltanto
ancora e ancora
di rubarsi, aliti e sospiri,
odori e spasimi,
vampiri si sfamano col loro sangue,
la loro carne,
i cadaveri ammorbanti come putridi miasmi,
di sciacalli felini si nutrono delle loro stesse carogne
per illudersi di respirare, di vivere.
Giannantonio Di Giacomo