Lasciate che vi racconti una storia, comincia il giorno in cui un matto incontra una principessa e da lì ne nasce una discussione: – Donna, perchè indossi questi abiti così lussuosi in questo giorno di pioggia, vuoi forse rovinarne i colori? – chiese il matto
La principessa, con occhi dolci di mamma, rispose con un’altra domanda: e perchè tu, uomo, nello scontare questa vita, non decidi una volta per tutte di colorarla delle giuste tonalità senza preoccuparti della pioggia che, pur sempre, di tanto in tanto, verrà giù?
In quanto matto egli non trovò interesse alcuno per la classe della fanciulla, nè riuscì a comprendere a fondo la bellezza della sua mente e così se ne andò borbottando qualche bestemmia.
Scrutando il matto la fanciulla ne colse invece lo spirito, egli temeva il dolore e da questo nella follia trovò riparo: trattare gli altri senza cuore e senza mente ci mette al sicuro dai supplizi, ma con nero e bianco in infinite tonalità di grigio dipingiamo i nostri sentimenti.
era soltanto un nido di serpi velenose
quello nel quale riponeva tanta speranza
era in grado di volare ma sputava fuoco dagli occhi
che lo condannò ad essere ucciso dal loro morso